DEI VERBUM 6 e Commento CCC
Le verità rivelate
(DV 6a) Con la divina Rivelazione Dio volle manifestare e
comunicare se stesso e i decreti eterni della sua volontà riguardo alla
salvezza degli uomini, «per renderli cioè partecipi di quei beni divini, che
trascendono la comprensione della mente umana» (6).
Note: (6)
CONC. VAT. I, Cost. dogm. sulla fede cattolica Dei Filius, cap. 2: Dz
1786 (3005) [Collantes 1.063]
(CCC 39) Nel sostenere la capacità
che la ragione umana ha di conoscere Dio, la Chiesa esprime la sua fiducia
nella possibilità di parlare di Dio a tutti gli uomini e con tutti gli uomini.
Questa convinzione sta alla base del suo dialogo con le altre religioni, con la
filosofia e le scienze, come pure con i non credenti e gli atei. (CCC 40) Essendo la nostra conoscenza di Dio limitata, lo è
anche il nostro linguaggio su Dio. Non possiamo parlare di Dio che a partire
dalle creature e secondo il nostro modo umano, limitato, di conoscere e di
pensare. (CCC 41) Le creature hanno tutte una
certa somiglianza con Dio, in modo particolarissimo l'uomo creato a immagine e
somiglianza di Dio. Le molteplici perfezioni delle creature (la loro verità,
bontà, bellezza) riflettono dunque la perfezione infinita di Dio. Di
conseguenza, noi possiamo parlare di Dio a partire dalle perfezioni delle sue
creature, “difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si
conosce l'Autore” (Sap 13,5).