DEI VERBUM 10 e Commento CCC
Relazioni della Tradizione e della Scrittura con tutta la chiesa e con il magistero
(DV 10b) L'ufficio poi d'interpretare autenticamente la
parola di Dio, scritta o trasmessa (15), è affidato al solo magistero vivo
della Chiesa (16), la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo.
Note: (15) Cf.
CONC. VAT. I, Cost. dogm. sulla fede cattolica Dei Filius, cap. 3: Dz
1792 (3011) [Collantes 1.070]. (16) Cf. PIO XII, Encicl. Humani Generis, 12 ag. 1950: AAS 42 (1950), pp. 568-569: Dz 2314
(3886) [Collantes 7.203-04].
(CCC 86) Questo
“Magistero però non è al di sopra della Parola di Dio, ma la serve, insegnando
soltanto ciò che è stato trasmesso, in quanto, per divino mandato e con
l'assistenza dello Spirito Santo, piamente la ascolta, santamente la custodisce
e fedelmente la espone, e da questo unico deposito della fede attinge tutto ciò
che propone da credere come rivelato da Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 10]. (CCC 87) I fedeli, memori della Parola di Cristo ai suoi
Apostoli: “Chi ascolta voi, ascolta me” (Lc 10,16; Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 20), accolgono con
docilità gli insegnamenti e le direttive che vengono loro dati, sotto varie
forme, dai Pastori.