DEI VERBUM 12 e Commento CCC




Come deve essere interpretata la sacra Scrittura


(DV 12e) È compito degli esegeti contribuire, seguendo queste norme, alla più profonda intelligenza ed esposizione del senso della sacra Scrittura, affinché mediante i loro studi, in qualche modo preparatori, maturi il giudizio della Chiesa.


(CCC 489) Nel corso dell'Antica Alleanza, la missione di Maria è stata preparata da quella di sante donne. All'inizio c'è Eva: malgrado la sua disobbedienza, ella riceve la promessa di una discendenza che sarà vittoriosa sul maligno [Gn 3,15], e quella d'essere la madre di tutti i viventi [Gn 3,20]. In forza di questa promessa, Sara concepisce un figlio nonostante la sua vecchiaia [Gn 18,10-14; 21,1-2]. Contro ogni umana attesa, Dio sceglie ciò che era ritenuto impotente e debole [1Cor 1,27] per mostrare la sua fedeltà alla promessa: Anna, la madre di Samuele [1Sam, 1], Debora, Rut, Giuditta e Ester, e molte altre donne. Maria “primeggia tra gli umili e i poveri del Signore, i quali con fiducia attendono e ricevono da lui la salvezza. Infine con lei, la eccelsa figlia di Sion, dopo la lunga attesa della promessa, si compiono i tempi e si instaura la nuova economia” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 55]. (CCC 410) Dopo la caduta, l'uomo non è stato abbandonato da Dio. Al contrario, Dio lo chiama, [Gen 3,9] e gli predice in modo misterioso che il male sarà vinto e che l'uomo sarà sollevato dalla caduta [Gen 3,15]. Questo passo della Genesi è stato chiamato “protovangelo”, poiché è il primo annunzio del Messia redentore, di una lotta tra il serpente e la Donna e della vittoria finale di un discendente di lei. 

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