DEI VERBUM 14 e Commento CCC




La storia della salvezza nei libri del Vecchio Testamento


(DV 14 b1) Infatti, mediante l'alleanza stretta con Abramo (cfr. Gn 15,18),


(CCC 2570) Non appena Dio lo chiama, Abramo parte “come gli aveva ordinato il Signore” (Gen 12,4): il suo cuore è tutto “sottomesso alla parola”; egli obbedisce. L'ascolto del cuore che si decide secondo Dio è essenziale alla preghiera: le parole sono relative rispetto ad esso. Ma la preghiera di Abramo si esprime innanzitutto con azioni: uomo del silenzio, ad ogni tappa costruisce un altare al Signore. Solo più tardi troviamo la sua prima preghiera in parole: un velato lamento che ricorda a Dio le sue promesse che non sembrano realizzarsi [Gen 15,2-3]. Così, fin dall'inizio, appare uno degli aspetti del dramma della preghiera: la prova della fede nella fedeltà di Dio. (CCC 2571) Avendo creduto in Dio [Gen 15,6], camminando alla sua presenza e in alleanza con lui [Gen 17,1-2], il patriarca è pronto ad accogliere sotto la propria tenda l'Ospite misterioso: è la stupenda ospitalità di Mamre, preludio all'annunciazione del vero Figlio della Promessa [Gen 18,1-15; Lc 1,26-38]. Da quel momento, avendogli Dio confidato il proprio Disegno, il cuore di Abramo è in sintonia con la compassione del suo Signore per gli uomini, ed egli osa intercedere per loro con una confidenza audace [Gen 18,16-33]. 

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