DEI VERBUM 14 e Commento CCC
La storia della salvezza nei libri del Vecchio Testamento
(DV 14 c2) e, parlando Dio stesso per bocca dei profeti,
(CCC 63) Israele è il Popolo
sacerdotale di Dio [Es 19,6], colui che “porta il Nome del Signore” (Dt 28,10).
È il Popolo di coloro “a cui Dio ha parlato quale primogenito” [Venerdì Santo, Passione del Signore, Preghiera
universale VI: Messale Romano],
il Popolo dei “fratelli maggiori” nella fede di Abramo [Giovanni Paolo II, Alloc. nella sinagoga durante l’incontro con
la comunità Ebraica della città di Roma (13 aprile 1986), 4]. (CCC 64) Attraverso i profeti, Dio forma il suo popolo nella
speranza della salvezza, nell'attesa di una Alleanza nuova ed eterna destinata
a tutti gli uomini [Is 2,2-4] e che sarà inscritta nei cuori [Ger 31,31-34; Eb
10,16]. I profeti annunziano una radicale redenzione del popolo di Dio, la
purificazione da tutte le sue infedeltà [Ez 36], una salvezza che includerà
tutte le nazioni [Is 49,5-6; Is 53,11]. Saranno soprattutto i poveri e gli
umili del Signore [Sof 2,3] che porteranno questa speranza. Le donne sante come
Sara, Rebecca, Rachele, Miryam, Debora, Anna, Giuditta ed Ester hanno
conservato viva la speranza della salvezza d'Israele. Maria ne è l'immagine più
luminosa [Lc 1,38]. (CCC 1961) Dio, nostro Creatore e nostro Redentore,
si è scelto Israele come suo popolo e gli ha rivelato la sua Legge, preparando
in tal modo la venuta di Cristo. La Legge di Mosè esprime molte verità che sono
naturalmente accessibili alla ragione. Queste si trovano affermate ed
autenticate all'interno dell'Alleanza della salvezza.