DEI VERBUM 18 e Commento CCC




Origine apostolica dei Vangeli


(DV 18a) A nessuno sfugge che tra tutte le Scritture, anche quelle del Nuovo Testamento, i Vangeli possiedono una superiorità meritata, in quanto costituiscono la principale testimonianza relativa alla vita e alla dottrina del Verbo incarnato, nostro Salvatore.

(CCC 127) Il Vangelo quadriforme occupa nella Chiesa un posto unico; lo testimonia la venerazione di cui lo circonda la liturgia e la singolarissima attrattiva che in ogni tempo ha esercitato sui santi. “Non c'è dottrina che sia migliore, più preziosa e più splendida del testo del Vangelo. Considerate e custodite [nel cuore] quanto Cristo, nostro Signore e Maestro, ha insegnato con le sue parole e realizzato con le sue azioni” [Santa Cesaria la Giovane, Epistula ad Richildam et Radegundem: SC, 345, 480]. “Ma è soprattutto il Vangelo che mi intrattiene durante le orazioni, in esso trovo tutto ciò che è necessario alla mia povera anima. Vi scopro sempre nuove luci, significati nascosti e misteriosi” [Santa Teresa di Gesù Bambino, Manoscritto A, 83v Manoscritti autobiografici: Opere complete, p. 209]. (CCC 126) Nella formazione dei Vangeli si possono distinguere tre tappe: 1. La vita e l'insegnamento di Gesù. La Chiesa ritiene con fermezza che i quattro Vangeli, “di cui afferma senza esitazione la storicità, trasmettono fedelmente quanto Gesù Figlio di Dio, durante la sua vita tra gli uomini, effettivamente operò e insegnò per la loro salvezza eterna, fino al giorno in cui ascese al cielo”. 2. La tradizione orale. “Gli Apostoli poi, dopo l'Ascensione del Signore, trasmisero ai loro ascoltatori ciò che egli aveva detto e fatto, con quella più completa intelligenza di cui essi, ammaestrati dagli eventi gloriosi di Cristo e illuminati dalla luce dello Spirito di verità, godevano”. 3. I Vangeli scritti. “Gli autori sacri scrissero i quattro Vangeli, scegliendo alcune cose tra le molte tramandate a voce o già per iscritto, redigendo una sintesi delle altre o spiegandole con riguardo alla situazione delle Chiese, conservando infine il carattere di predicazione, sempre però in modo tale da riferire su Gesù cose vere e sincere” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 19]. (CCC 139) I quattro Vangeli occupano un posto centrale, per la centralità che Cristo ha in essi.     

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