DEI VERBUM 18 e Commento CCC
Origine apostolica dei Vangeli
(DV 18 b1) La Chiesa
ha sempre e in ogni luogo ritenuto e ritiene che i quattro Vangeli sono di
origine apostolica. Infatti, ciò che gli apostoli per mandato di Cristo
predicarono,
(CCC 857) La Chiesa è apostolica,
perché è fondata sugli Apostoli, e ciò in un triplice senso: - essa è stata e
rimane costruita sul “fondamento degli Apostoli” (Ef 2,20; Ap 21,14) testimoni
scelti e mandati in missione da Cristo stesso [Mt 28,16-20; At 1,8; 1Cor 9,1;
15,7-8; Gal 1,1; ecc.]; - custodisce e trasmette, con l'aiuto dello Spirito che
abita in essa, l'insegnamento [At 2,42], il buon deposito, le sane parole udite
dagli Apostoli [2Tm 1,13-14]; - fino al ritorno di Cristo, continua ad essere
istruita, santificata e guidata dagli Apostoli grazie ai loro successori nella
missione pastorale: il Collegio dei Vescovi, “coadiuvato dai sacerdoti ed unito
al successore di Pietro e Supremo Pastore della Chiesa” [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 5]. “Pastore eterno, tu non
abbandoni il tuo gregge, ma lo custodisci e proteggi sempre per mezzo dei tuoi
santi Apostoli, e lo conduci attraverso i tempi, sotto la guida di coloro che
tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio e hai costituito Pastori” [Prefazio degli Apostoli I, Messale Romano]. (CCC 869) La Chiesa è apostolica: è costruita su basamenti
duraturi: “i dodici Apostoli dell'Agnello” (Ap 21,14); è indistruttibile [Mt
16,18]; è infallibilmente conservata nella verità; Cristo la governa per mezzo
di Pietro e degli altri Apostoli, presenti nei loro successori, nel Sommo
pontefice e nel Collegio dei Vescovi. (CCC 862) “Come quindi permane l'ufficio
dal Signore concesso singolarmente a Pietro, il primo degli Apostoli, e da
trasmettersi ai suoi successori, così permane l'ufficio degli Apostoli di
pascere la Chiesa, da esercitarsi ininterrottamente dal sacro ordine dei
vescovi”. Perciò la Chiesa insegna che “i Vescovi per divina istituzione sono
succeduti al posto degli Apostoli, quali pastori della Chiesa: chi li ascolta,
ascolta Cristo, chi li disprezza, disprezza Cristo e colui che Cristo ha mandato”
[Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium,
20].