DEI VERBUM 19 e Commento CCC
Carattere storico dei Vangeli
(DV 19 c2) tra le molte che erano tramandate a voce
(CCC 561) “Tutta la vita di Cristo
fu un insegnamento continuo: i suoi silenzi, i suoi miracoli, i suoi gesti, la
sua preghiera, il suo amore per l'uomo, la sua predilezione per i piccoli e per
i poveri, l'accettazione del sacrificio totale sulla croce per la redenzione
del mondo, la sua risurrezione sono l'attuazione della sua Parola e il
compimento della Rivelazione” [Giovanni Paolo II, Esort. ap. Catechesi tradendae, 9]. (CCC 519) Tutta la ricchezza di Cristo è destinata ad ogni uomo
e costituisce il bene di ciascuno [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptor hominis, 11]. Cristo non ha
vissuto la sua vita per sé, ma per noi,
dalla sua incarnazione “per noi uomini e per la nostra salvezza” (Simbolo niceno-costantinopolitano: DS
150) fino alla sua morte “per i nostri peccati” (1Cor 15,3) e alla sua
risurrezione “per la nostra giustificazione” (Rm 4,25). E anche adesso, è
nostro avvocato “presso il Padre” (1Gv 2,1), “essendo sempre vivo per
intercedere” a nostro favore (Eb 7,25). Con tutto ciò che ha vissuto e sofferto
per noi una volta per tutte, egli resta sempre “al cospetto di Dio in nostro
favore” (Eb 9,24).