DEI VERBUM 19 e Commento CCC
Carattere storico dei Vangeli
(DV 19 d2) scrissero con l'intenzione di farci conoscere
la « verità » (cfr. Lc 1,2-4)
(CCC 107) I libri ispirati insegnano
la verità. “Poiché dunque tutto ciò che gli autori ispirati o agiografi
asseriscono, è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo, si deve dichiarare,
per conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano fermamente, fedelmente e
senza errore la verità che Dio per la nostra salvezza volle fosse consegnata
nelle Sacre Lettere” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei
Verbum, 11]. (CCC 136) Dio è l'autore
della Sacra Scrittura nel senso che ispira i suoi autori umani; egli agisce in
loro e mediante loro. Così ci dà la certezza che i loro scritti insegnano senza
errore la verità salvifica [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 11]. (CCC 2466) In Gesù Cristo la verità di Dio si è
manifestata interamente. Pieno di grazia e di verità (Gv 1,14), egli è la “luce
del mondo” (Gv 8,12), egli è la verità
[Gv 14,6]. Chiunque crede in lui non rimane nelle tenebre (Gv 12,46). Il
discepolo di Gesù rimane fedele alla sua parola, per conoscere la verità che fa
liberi [Gv 8,31-32] e che santifica [Gv 17,17]. Seguire Gesù è vivere dello
Spirito di verità (Gv 14,17) che il Padre manda nel suo nome [Gv 14,26] e che
guida “alla verità tutta intera” (Gv 16,13). Ai suoi discepoli Gesù insegna
l'amore incondizionato della verità: “Sia il vostro parlare sì, sì; no, no” (Mt
5,37).