DEI VERBUM 20 e Commento CCC
Gli altri scritti del Nuovo Testamento
(DV 20 b) questi scritti, per sapiente disposizione di
Dio, confermano tutto ciò che riguarda Cristo Signore, spiegano ulteriormente
la sua dottrina autentica, fanno conoscere la potenza salvifica dell'opera
divina di Cristo,
(CCC 102) Dio, attraverso tutte le
parole della Sacra Scrittura, non dice che una sola Parola, il suo unico Verbo,
nel quale dice se stesso interamente [Eb 1,1-3 ]. “Ricordatevi che uno solo è
il discorso di Dio che si sviluppa in tutta la Sacra Scrittura ed uno solo è il
Verbo che risuona sulla bocca di tutti gli scrittori santi, il quale essendo in
principio Dio presso Dio, non conosce sillabazione perché è fuori del tempo”
[Sant'Agostino, Enarratio in Psalmum
103, 4, 1: PL 37, 1378]. (CCC 105) Dio è l'Autore della Sacra Scrittura.
“Le cose divinamente rivelate, che nei libri della Sacra Scrittura sono
contenute e presentate, furono consegnate sotto l'ispirazione dello Spirito
Santo. “La santa Madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici
tutti interi i libri sia dell'Antico che del Nuovo Testamento, con tutte le
loro parti, perché, scritti sotto ispirazione dello Spirito Santo, hanno Dio
per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa” [Conc. Ecum. Vat. II,
Dei Verbum, 11]. (CCC 65) “Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte
volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi
giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (Eb 1,1-2). Cristo, il Figlio di
Dio fatto uomo, è la Parola unica, perfetta e definitiva del Padre, il quale in
lui dice tutto, e non ci sarà altra parola che quella. San Giovanni della
Croce, sulle orme di tanti altri, esprime ciò in maniera luminosa, commentando
Eb 1,1-2: “Dal momento in cui ci ha donato il Figlio suo, che è la sua unica e
definitiva Parola, ci ha detto tutto in una sola volta in questa sola Parola e
non ha più nulla da dire… Infatti quello che un giorno diceva parzialmente ai
profeti, ce l'ha detto tutto nel suo Figlio, donandoci questo tutto che è il
suo Figlio. Perciò chi volesse ancora interrogare il Signore e chiedergli
visioni o rivelazioni, non solo commetterebbe una stoltezza, ma offenderebbe
Dio, perché non fissa il suo sguardo unicamente in Cristo e va cercando cose
diverse o novità al di fuori di lui” [San Giovanni della Croce, Subida del monte Carmelo, 2, 22, 3-5].