DEI VERBUM 20 e Commento CCC
Gli altri scritti del Nuovo Testamento
(DV 20 d) e preannunziano la sua gloriosa consumazione.
(CCC 768) Perché la Chiesa
possa realizzare la sua missione, lo Spirito Santo “la provvede di diversi doni
gerarchici e carismatici, con i quali la dirige” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 4]. “La Chiesa perciò,
fornita dei doni del suo fondatore e osservando fedelmente i suoi precetti di
carità, di umiltà e di abnegazione, riceve la missione di annunziare e
instaurare in tutte le genti il Regno di Cristo e di Dio, e di questo Regno
costituisce in terra il germe e l'inizio” [Lumen
gentium, 5]. (CCC 769) “La Chiesa […] non
avrà il suo compimento se non nella gloria del cielo”, [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 48] al momento del
ritorno glorioso di Cristo. Fino a quel giorno, “la Chiesa prosegue il suo
pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio”
[Sant'Agostino, De civitate Dei, 18,
51; Lumen gentium, 8]. Quaggiù si
sente in esilio, lontana dal Signore [2Cor 5,6; Lumen gentium, 6]; “anela al regno perfetto e con tutte le sue
forze spera e brama di unirsi al suo Re nella gloria” [Lumen gentium, 5]. Il compimento della Chiesa - e per suo mezzo del
mondo - nella gloria non avverrà se non attraverso molte prove. Allora
soltanto, “tutti i giusti, a partire da Adamo, "dal giusto Abele fino
all'ultimo eletto", saranno riuniti presso il Padre nella Chiesa
universale” [Lumen gentium, 2]. (CCC 1042) Alla fine dei tempi, il Regno di Dio
giungerà alla sua pienezza. Dopo il giudizio universale i giusti regneranno per
sempre con Cristo, glorificati in corpo e anima, e lo stesso universo sarà
rinnovato: Allora la Chiesa “avrà il suo compimento […] nella gloria del cielo,
quando verrà il tempo della restaurazione di tutte le cose e quando col genere
umano anche tutto il mondo, il quale è intimamente unito con l'uomo e per mezzo
di lui arriva al suo fine, sarà perfettamente ricapitolato in Cristo” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 48].