DEI VERBUM 23 e Commento CCC
Impegno apostolico degli studiosi
(DV 23b) Gli esegeti cattolici poi, e gli altri cultori
di sacra teologia, collaborando insieme con zelo, si adoperino affinché, sotto
la vigilanza del sacro magistero, studino e spieghino con gli opportuni sussidi
le divine Lettere, in modo che il più gran numero possibile di ministri della
divina parola siano in grado di offrire con frutto al popolo di Dio l'alimento
delle Scritture, che illumina la mente, corrobora le volontà e accende i cuori
degli uomini all'amore di Dio (35). Il santo Concilio incoraggia i figli della
Chiesa che coltivano le scienze bibliche, affinché, con energie sempre
rinnovate, continuino fino in fondo il lavoro felicemente intrapreso con un
ardore totale e secondo il senso della Chiesa (36).
Note: (35) Cf.
PIO XII, Encicl. Divino afflante Spiritu,
30 sett. 1943: EB 551, 553, 567. PONT. COMM. BIBLICA, Instructio de S.
Scriptura in Clericorum Seminariis et Religiosorum Collegiis recte docenda,
13 maggio 1950: AAS 42 (1950) pp. 495-505. (36) Cf. PIO XII, Encicl. Divino afflante Spiritu, 30 sett. 1943:
EB 569.
(CCC 115) Secondo un'antica
tradizione, si possono distinguere due sensi della Scrittura: il senso
letterale e quello spirituale, suddiviso quest'ultimo in senso allegorico,
morale e anagogico. La piena concordanza dei quattro sensi assicura alla
lettura viva della Scrittura nella Chiesa tutta la sua ricchezza. (CCC 116) Il senso
letterale. È quello significato dalle parole della Scrittura e trovato
attraverso l'esegesi che segue le regole della retta interpretazione. “Omnes
[Sacrae Scripturae] sensus fundentur super unum, scilicet litteralem - Tutti i
sensi della Sacra Scrittura si basano su quello letterale” [San Tommaso
d'Aquino, Summa theologiae, I, 1, 10,
ad 1]. (CCC 117) Il senso spirituale. Data l'unità del disegno di Dio, non soltanto il
testo della Scrittura, ma anche le realtà e gli avvenimenti di cui parla
possono essere dei segni. 1. Il senso allegorico.
Possiamo giungere ad una comprensione più profonda degli avvenimenti se
riconosciamo il loro significato in Cristo; così, la traversata del Mar Rosso è
un segno della vittoria di Cristo, e quindi del Battesimo [1Cor 10,2]. 2. Il
senso morale. Gli avvenimenti narrati
nella Scrittura possono condurci ad agire rettamente. Sono stati scritti “per
ammonimento nostro” (1Cor 10,11) [Eb 3-4,11]. 3. Il senso anagogico. Possiamo vedere certe realtà e certi avvenimenti nel
loro significato eterno, che ci conduce (in greco: “anagoge”) verso la nostra Patria. Così la Chiesa sulla terra è
segno della Gerusalemme celeste [Ap 21,1-22,5]. (CCC 118) Un distico medievale riassume il significato dei
quattro sensi: “Littera gesta docet, quid credas allegoria, moralis quid agas,
quo tendas anagogia” (Agostino di Dacia, Rotulus
pugillaris I). “La lettera insegna i fatti, l'allegoria che cosa credere,
il senso morale che cosa fare, e l'anagogia dove tendere”. (CCC 130) La tipologia esprime il dinamismo verso il compimento
del piano divino, quando “Dio sarà tutto in tutti” (1Cor 15,28). Anche la
vocazione dei patriarchi e l'Esodo dall'Egitto, per esempio, non perdono il
valore che è loro proprio nel piano divino, per il fatto di esserne, al tempo
stesso, tappe intermedie.