Commento CCC a YouCat Domanda n. 20 - Parte I.
YOUCAT Domanda n. 20 - Parte I. Come possiamo rispondere a Dio quando egli ci parla?
(Risposta
Youcat) Rispondere a Dio significa credergli.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
142) Con la sua
rivelazione, “Dio invisibile nel suo immenso amore parla agli uomini come
ad amici e si intrattiene con essi per invitarli ed ammetterli alla comunione
con sé” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum,
2]. La risposta adeguata a questo invito è la fede. (CCC 143) Con la fede l'uomo sottomette pienamente
a Dio la propria intelligenza e la propria volontà. Con tutto il suo essere
l'uomo dà il proprio assenso a Dio rivelatore [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 5]. La Sacra Scrittura
chiama “obbedienza della fede” questa risposta dell'uomo a Dio che rivela [Rm
1,5; 16,26]. (CCC 144) Obbedire (“ob-audire”)
nella fede è sottomettersi liberamente alla Parola ascoltata, perché la sua
verità è garantita da Dio, il quale è la Verità stessa. Il modello di questa
obbedienza propostoci dalla Sacra Scrittura è Abramo. La Vergine Maria ne è la
realizzazione più perfetta.
Per meditare
(Commento Youcat a) Chi vuole credere ha
bisogno di «un cuore docile» (1 Re 3, 9); Dio cerca in diversi modi il contatto
con noi. In ogni incontro fra uomini, in ogni esperienza naturale, in ogni
apparente casualità, in ogni sfida e in ogni dolore Dio nasconde un messaggio segreto
diretto a noi.
(Commento CCC) (CCC 146) Abramo
realizza così la definizione della fede data dalla lettera agli Ebrei: “La fede
è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono” (Eb
11,1). “Abramo ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia” (Rm
4,3; cf. Gen 15,6). “Forte in [questa] fede” (Rm 4,20), Abramo è diventato
“padre di tutti quelli che credono” (Rm 4,11.18; cf Gen 15,5). (CCC 147) Di questa fede, l'Antico Testamento è ricco di
testimonianze. La lettera agli Ebrei fa l'elogio della fede esemplare degli
antichi che “ricevettero” per essa “una buona testimonianza” (Eb 11,2.39).
Tuttavia “Dio aveva in vista qualcosa di meglio per noi”: la grazia di credere
nel suo Figlio Gesù, “autore e perfezionatore della fede” (Eb 11,40; 12,2). (Continua)