Commento CCC a YouCat Domanda n. 38 - Parte III.
YOUCAT Domanda n. 38 - Parte III. Chi è lo Spirito Santo?
(Risposta
Youcat- ripetizione) Lo Spirito Santo è la terza persona della
santissima Trinità ed ha la stessa dignità divina del Padre e del Figlio.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
246) La tradizione latina del Credo confessa che lo
Spirito “procede dal Padre e dal Figlio
[Filioque]”. Il Concilio di Firenze,
nel 1439, esplicita: “Lo Spirito Santo ha la sua essenza e il suo essere
sussistente ad un tempo dal Padre e dal Figlio e […] procede eternamente
dall'uno e dall'altro come da un solo principio e per una sola spirazione […].
E poiché tutto quello che è del Padre, lo stesso Padre lo ha donato al suo
unico Figlio generandolo, ad eccezione del suo essere Padre, anche questo
procedere dello Spirito Santo a partire dal Figlio lo riceve dall'eternità dal
suo Padre che ha generato il Figlio stesso” [Concilio di Firenze, Decretum pro Graecis: DS 1300-1301]. (CCC
263) La missione dello Spirito Santo, che il Padre
manda nel nome del Figlio [Gv 14,26] e che il Figlio manda “dal Padre” (Gv
15,26), rivela che egli è con loro lo stesso unico Dio. “Con il Padre e con il
Figlio è adorato e glorificato” [Simbolo
niceno-costantinopolitano: DS 150].
Per meditare
(Commento Youcat -
ripetizione) Quando scopriamo in noi la realtà di Dio, lo facciamo per opera
dello Spirito Santo. Dio «mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio»
(Gal 4, 6) per colmarci di esso. Nello Spirito Santo il cristiano trova gioia
profonda, pace interiore e libertà. «E voi non avete ricevuto uno Spirito da
schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli
adottivi, per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre"» (Rm 8, 15b).
Nello Spirito Santo che riceviamo nel Battesimo e nella - Confermazione,
possiamo rivolgerci a Dio col nome di «Padre».
(Commento CCC) (CCC
206) Rivelando il suo Nome misterioso di YHWH, “Io
sono colui che è” oppure “Io sono colui che sono” o anche “Io sono chi Io
sono”, Dio dice chi egli è e con quale nome lo si deve chiamare. Questo nome
divino è misterioso come Dio è mistero. È ad un tempo un nome rivelato e quasi
il rifiuto di un nome; proprio per questo esprime, come meglio non si potrebbe,
la realtà di Dio, infinitamente al di sopra di tutto ciò che possiamo comprendere
o dire: egli è il “Dio nascosto” (Is 45,15), il suo nome è ineffabile [Gdc
13,18], ed è il Dio che si fa vicino agli uomini. (CCC 310) Ma perché Dio non
ha creato un mondo a tal punto perfetto da non potervi essere alcun male? Nella
sua infinita potenza, Dio potrebbe sempre creare qualcosa di migliore [San
Tommaso d'Aquino, Summa theologiae,
I, 25, 6]. Tuttavia, nella sua sapienza e nella sua bontà infinite, Dio ha
liberamente voluto creare un mondo “in stato di via” verso la sua perfezione
ultima. Questo divenire, nel disegno di Dio, comporta, con la comparsa di certi
esseri, la scomparsa di altri, con il più perfetto anche il meno perfetto, con
le costruzioni della natura anche le distruzioni. Quindi, insieme con il bene
fisico esiste anche il male fisico,
finché la creazione non avrà raggiunto la sua perfezione [San Tommaso d'Aquino,
Summa contra gentiles, 3, 71]. (Continua)