Commento CCC a YouCat Domanda n. 39 - Parte II.




YOUCAT Domanda n. 39 - Parte II.  Gesù è veramente Dio? Fa parte della Trinità?


(Risposta Youcat - ripetizione) Gesù di Nazareth è il Figlio, la seconda divina Persona di cui si parla quando diciamo: «nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo» (Mt 28,19).   

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 443) Se Pietro ha potuto riconoscere il carattere trascendente della filiazione divina di Gesù Messia, è perché egli l'ha lasciato chiaramente intendere. Davanti al sinedrio, alla domanda dei suoi accusatori: “Tu dunque sei il Figlio di Dio?”, Gesù ha risposto: “Lo dite voi stessi: io lo sono” (Lc 22,70) [Mt 26,64; Mc 14,61]. Già molto prima, egli si era designato come “il Figlio” che conosce il Padre [Mt 11,27; 21,37-38], che è distinto dai “servi” che Dio in precedenza ha mandato al suo popolo [Mt 21,34-36], superiore agli stessi angeli [Mt 24,36]. Egli ha differenziato la sua filiazione da quella dei suoi discepoli non dicendo mai “Padre nostro” [Mt 5,48; 6,8; 7,21; Lc 11,13] tranne che per comandar loro: “Voi dunque pregate così: Padre nostro” (Mt 6,9); e ha sottolineato tale distinzione: “Padre mio e Padre vostro” (Gv 20,17). 

Per meditare

(Commento Youcat b) [Gesù]… quando rimise i peccati commise un vero e proprio scandalo. Questo, agli occhi dei suoi contemporanei, era un reato da punire con la pena di morte; ma grazie ai suoi miracoli e prodigi, e soprattutto alla sua risurrezione, i discepoli capirono chi era veramente Gesù e lo adorarono come Signore. Questa è la fede della Chiesa.

(Commento CCC) (CCC 444) I Vangeli riferiscono in due momenti solenni, il battesimo e la trasfigurazione di Cristo, la voce del Padre che lo designa come il suo “Figlio prediletto” [Mt 3,17; 17,5]. Gesù presenta se stesso come “il Figlio unigenito di Dio” (Gv 3,16) e con tale titolo afferma la sua preesistenza eterna [Gv 10,36]. Egli chiede la fede “nel Nome dell’unigenito Figlio di Dio” (Gv 3,18). Questa confessione cristiana appare già nell'esclamazione del centurione davanti a Gesù in croce: “Veramente quest'uomo era il Figlio di Dio” (Mc 15,39); infatti soltanto nel mistero pasquale il credente può dare al titolo “Figlio di Dio” il suo pieno significato. (CCC 445) Dopo la risurrezione la sua filiazione divina appare nella potenza della sua umanità glorificata: egli è stato costituito “Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti” (Rm 1,4) [At 13,33]. Gli Apostoli potranno confessare: “Noi vedemmo la sua gloria, gloria come di Unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità” (Gv 1,14).  (Continua)

(Continua la domanda: Gesù è veramente Dio? Fa parte della Trinità?)   

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