Commento CCC a YouCat Domanda n. 46 - Parte I.
YOUCAT Domanda n. 46 - Parte I. Perché il libro della Genesi rappresenta la creazione come un'opera di sette giorni?
(Risposta
Youcat) Nel simbolo dei sei giorni di lavoro poi coronati da un
giorno di riposo (Gen 1,1 - 2,3) si esprime quanto la creazione sia buona,
bella e sapientemente ordinata.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 337) È Dio che
ha creato il mondo visibile in tutta la sua ricchezza, la sua varietà e il suo
ordine. La Scrittura presenta simbolicamente l'opera del Creatore come un
susseguirsi di sei giorni di “lavoro” divino, che terminano nel “riposo” del
settimo giorno [Gen 1,1-2,4]. Il testo sacro, riguardo alla creazione, insegna
verità rivelate da Dio per la nostra salvezza [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 11], che consentono di
“riconoscere la natura intima di tutta la creazione, il suo valore e la sua
ordinazione alla lode di Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 36].
Per meditare
(Commento Youcat) In base al
simbolo dei sei giorni si possono ricavare importanti principi: 1. non esiste
nulla che non sia stato chiamato all'essere dal Creatore; 2. tutto ciò che
esiste è a suo modo buono; 3. anche ciò che è divenuto cattivo ha un nucleo di
bontà; 4. le sostanze e le cose create sono in relazione reciproca ed esistono
Luna per l'altra; 5. la creazione con il suo ordine e la sua armonia rispecchia
la superiore bontà e bellezza di Dio; 6. nella creazione c'è una successione
gerarchica: l'uomo è superiore all'animale, l'animale alla pianta, la pianta al
di sopra della materia inerte; 7. la creazione si muove verso la grande festa
in occasione della quale Cristo chiamerà a sé il mondo e Dio sarà tutto in
tutti.
(Commento CCC) (CCC 338) Non esiste nulla che non debba la propria
esistenza a Dio Creatore. Il mondo ha avuto inizio quando è stato tratto
dal nulla dalla Parola di Dio; tutti gli esseri esistenti, tutta la natura,
tutta la storia umana si radicano in questo evento primordiale: è la genesi
della formazione del mondo e dell'inizio del tempo [Sant'Agostino, De Genesi contra Manichaeos, 1, 2, 4: PL
35, 175]. (Continua)