Commento CCC a YouCat Domanda n. 48 - Parte I.
YOUCAT Domanda n. 48 - Parte I. Per quale ragione Dio ha creato il mondo?
(Risposta
Youcat) Il mondo è stato creato per la gloria di Dio (Concilio
Vaticano I).
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 293) È una
verità fondamentale che la Scrittura e la Tradizione costantemente insegnano e
celebrano: “Il mondo è stato creato per la gloria di Dio” [Concilio Vaticano I,
Cost. dogm. Dei Filius: DS 3025]. Dio
ha creato tutte le cose, spiega san Bonaventura, “non […] propter gloriam
augendam, sed propter gloriam manifestandam et propter gloriam suam
communicandam - non per accrescere la propria gloria, ma per manifestarla e per
comunicarla” [San Bonaventura, In
secundum librum Sententiarum, 1, 2, 2, 1]. Infatti Dio non ha altro motivo
per creare se non il suo amore e la sua bontà: “Aperta manu clave amoris
creaturae prodierunt - Aperta la mano dalla chiave dell'amore, le creature
vennero alla luce” [San Tommaso d'Aquino, Commentum
in secundum librum Sententiarum, Prologus]. E il Concilio Vaticano I
spiega: “Nella sua bontà e con la sua onnipotente virtù, non per aumentare la
sua beatitudine, né per acquistare perfezione, ma per manifestarla attraverso i
beni che concede alle sue creature, questo solo vero Dio ha, con la più libera
delle decisioni, dall'inizio dei tempi, creato dal nulla l'una e l'altra
creatura, la spirituale e la corporale” [Concilio Vaticano I, Dei Filius: DS 3002].
Per meditare
(Commento Youcat) Oltre
l'amore non esiste un'altra ragione per la creazione; in essa si manifestano la
gloria e l'onore di Dio; lodarlo non significa quindi solo applaudire al
creatore, e l'uomo non è un mero spettatore dell'opera della creazione. Per lui
«lodare» Dio significa accettare con gratitudine il proprio essere insieme a
tutta la creazione.
(Commento CCC) (CCC 319) Dio ha
creato il mondo per manifestare e per comunicare la sua gloria. Che le sue
creature abbiano parte alla sua verità, alla sua bontà, alla sua bellezza: ecco
la gloria per la quale Dio le ha create. (Continua)