Commento CCC a YouCat Domanda n. 51.
YOUCAT Domanda n. 51 – Parte I. Se Dio conosce ogni cosa e può fare ogni cosa, perché non impedisce il male?
(Risposta
Youcat) Dio permette il male solo per lasciarne scaturire
qualcosa di migliore (san Tommaso d'Aquino).
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC)
(CCC 314) Noi crediamo fermamente che Dio è Signore del mondo e della storia.
Ma le vie della sua provvidenza spesso ci rimangono sconosciute. Solo alla
fine, quando avrà termine la nostra conoscenza imperfetta e vedremo Dio “a
faccia a faccia” (1Cor 13,12), conosceremo pienamente le vie lungo le quali,
anche attraverso i drammi del male e del peccato, Dio avrà condotto la sua
creazione fino al riposo di quel Sabato
[Gn 2,2] definitivo, in vista del quale ha creato il cielo e la terra.
Per meditare
(Commento Youcat) Il male nel
mondo è un mistero oscuro e doloroso. Gesù stesso in croce ha chiesto al Padre:
«Mio Dio, perché mi hai abbandonato?» (Mt 27, 46); in questo mistero c'è molto
di incomprensibile. Eppure sappiamo con certezza una cosa: Dio è buono al cento
per cento e non può creare nulla di cattivo. Dio ha creato bene il mondo,
eppure esso non è ancora completo. Nei rifiuti violenti, nei processi dolorosi,
il mondo evolve verso la sua definitiva perfezione. In questo modo si definisce
meglio quello che la Chiesa chiama male fisico, come ad esempio un handicap
congenito o una catastrofe naturale; i mali morali invece derivano da un abuso
della libertà all'interno del mondo. L'«inferno sulla terra» (bambini-soldato,
attacchi suicidi, campi di concentramento) è per lo più dovuto agli uomini.
(Commento CCC) (CCC
309) Se Dio Padre onnipotente, Creatore del mondo
ordinato e buono, si prende cura di tutte le sue creature, perché esiste il
male? A questo interrogativo tanto pressante quanto inevitabile, tanto doloroso
quanto misterioso, nessuna rapida risposta potrà bastare. È l'insieme della
fede cristiana che costituisce la risposta a tale questione: la bontà della
creazione, il dramma del peccato, l'amore paziente di Dio che viene incontro
all'uomo con le sue alleanze, con l'incarnazione redentrice del suo Figlio, con
il dono dello Spirito, con la convocazione della Chiesa, con la forza dei
sacramenti, con la vocazione ad una vita felice, alla quale le creature libere
sono invitate a dare il loro consenso, ma alla quale, per un mistero terribile,
possono anche sottrarsi. Non c'è un punto
del messaggio cristiano che non sia, per un certo aspetto, una risposta al
problema del male. (Continua)