Commento CCC a Youcat Domanda n. 53 – Parte I.
YOUCAT Domanda n. 53 – Parte I. Che cos'è l'inferno?
(Risposta Youcat) La nostra fede chiama «inferno» lo stato di definitiva
lontananza da Dio. Chi vede chiaramente l'amore nel volto di Dio e tuttavia lo
rifiuta, decide di entrare in questo stato.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 1033)
Non possiamo essere uniti a Dio se non scegliamo liberamente di amarlo. Ma non
possiamo amare Dio se pecchiamo gravemente contro di lui, contro il nostro
prossimo o contro noi stessi: “Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il
proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se
stesso la vita eterna” (1Gv 3,15). Nostro Signore ci avverte che saremo
separati da lui se non soccorriamo nei loro gravi bisogni i poveri e i piccoli
che sono suoi fratelli [Mt 25,31-46]. Morire in peccato mortale senza essersene
pentiti e senza accogliere l'amore misericordioso di Dio, significa rimanere
separati per sempre da lui per una nostra libera scelta. Ed è questo stato di
definitiva auto-esclusione dalla comunione con Dio e con i beati che viene
designato con la parola “inferno”.
Per meditare
(Commento Youcat) Gesù, che
conosce l'inferno, ne parla come delle «tenebre» (Mt 8, 12); tradotto in
concetti familiari possiamo dire che è piuttosto freddo che caldo; con orrore
immaginiamo uno stato di totale irrigidimento e di disperata lontananza da
tutto ciò che potrebbe apportare alla nostra vita aiuto, sollievo, gioia e
consolazione.
(Commento CCC) (CCC 1036a) Le affermazioni della Sacra Scrittura e
gli insegnamenti della Chiesa riguardanti l'inferno sono un appello alla responsabilità con la quale
l'uomo deve usare la propria libertà in vista del proprio destino eterno.
Costituiscono nello stesso tempo un pressante
appello alla conversione: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la
porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che
entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce
alla Vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!” (Mt 7,13-14). (Continua)