Commento CCC a Youcat Domanda n. 62 - Parte I.
YOUCAT Domanda n. 62. Parte I - Che cos'è l'anima?
(Risposta Youcat) L'anima è ciò che fa di ogni singolo
uomo una persona: il principio spirituale di vita e la sua parte più intima. È
l'anima che fa del corpo materiale un essere umano vivente. Grazie alla propria
anima l'uomo è l'essere che riesce a dire «Io» e che sta di fronte a Dio come
individuo inconfondibile.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 362) La persona
umana, creata a immagine di Dio, è un essere insieme corporeo e spirituale. Il
racconto biblico esprime questa realtà con un linguaggio simbolico, quando
dice: “Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un
alito di vita, e l'uomo divenne un essere vivente” (Gen 2,7). L'uomo tutto
intero è quindi voluto da Dio. (CCC
363) Spesso, nella Sacra Scrittura, il termine anima indica la vita umana, [Mt
16,25-26; Gv 15,13] oppure tutta la persona
umana [At 2,41]. Ma designa anche tutto ciò che nell'uomo vi è di più intimo
[Mt 26,38; Gv 12,27] e di maggior valore [Mt 10,28; 2Mac 6,30], ciò per cui più
particolarmente egli è immagine di Dio: “anima” significa il principio spirituale nell'uomo.. 15
Per meditare
(Commento Youcat) Gli uomini
sono esseri insieme corporei e spirituali. Lo spirito dell'uomo è ben più di
una mera funzione del corpo e non è spiegabile a partire dalla sua composizione
materiale. La ragione ci dice che deve esistere un principio spirituale legato
al corpo ma non identico ad esso e che chiamiamo «anima». Anche se l'anima non
può essere provata in maniera scientifica, senza ammettere questo principio
spirituale che trascende la materia non possiamo riconoscere nell'uomo
un'entità spirituale.
(Commento CCC) (CCC
364) Il corpo dell'uomo partecipa
alla dignità di “immagine di Dio”: è corpo umano proprio perché è animato
dall'anima spirituale, ed è la persona umana tutta intera ad essere destinata a
diventare, nel corpo di Cristo, il tempio dello Spirito [1Cor 6,19-20; 15,44-45]. “Unità di anima e di corpo, l'uomo
sintetizza in sé, per la sua stessa condizione corporale, gli elementi del
mondo materiale, così che questi, attraverso di lui, toccano il loro vertice e
prendono voce per lodare in libertà il Creatore. Allora, non è lecito all'uomo
disprezzare la vita corporale; egli anzi è tenuto a considerare buono e degno
di onore il proprio corpo, appunto perché creato da Dio e destinato alla
risurrezione nell'ultimo giorno” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 14] (Continua)