Commento CCC a Youcat Domanda n. 64 - Parte III.
YOUCAT Domanda n. 64. Parte III - Perché Dio ha creato l'essere umano come uomo e donna?
(Risposta Youcat ripetizione) Dio, che è l'amore e il
modello della comunione, ha creato l'essere umano uomo e donna perché essi
siano insieme immagine del suo essere.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
416) Per il suo peccato, Adamo, in quanto primo uomo,
ha perso la santità e la giustizia originali che aveva ricevute da Dio non
soltanto per sé, ma per tutti gli esseri umani.
Per meditare
(Commento Youcat) Dio ha
creato l'essere umano in modo che sia uomo o donna e che desideri il
completamento e la pienezza nell'incontro con l'altro sesso. Uomini e donne
hanno la stessa dignità nella maniera più assoluta, ma esprimono diversi
aspetti della completezza di Dio nel dispiegarsi creativo della loro
mascolinità o femminilità. Dio non è uomo né donna, ma ha mostrato aspetti
paterni (Le 6, 36) e materni (Is 66, 13). Nell'amore fra uomo e donna,
soprattutto nella comunione del matrimonio, nel quale uomo e donna divengono
«una sola carne» (Gen 2, 24) gli uomini possono pregustare qualcosa della
felicità dell'unione con Dio, nella quale ogni essere umano trova la propria
definitiva completezza. Come l'amore di Dio è fedele, così anche il loro amore
cerca di essere fedele; esso è anche creatore secondo il modo di Dio, poiché
dal matrimonio nasce nuova vita.
(Commento CCC) (CCC
260) Il fine ultimo dell'intera Economia divina è che tutte le creature entrino
nell'unità perfetta della Beatissima Trinità [Gv 17,21-23]. Ma fin d'ora siamo
chiamati ad essere abitati dalla Santissima Trinità: “Se uno mi ama”, dice il
Signore, “Se uno mi ama, osserverà la
mia Parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora
presso di lui” (Gv 14,23): “O mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a
dimenticarmi completamente, per stabilirmi in te, immobile e serena come se la
mia anima fosse già nell'eternità; nulla possa turbare la mia pace né farmi
uscire da te, o mio Immutabile, ma che ogni minuto mi porti più addentro nella
profondità del tuo mistero! Pacifica la mia anima; fanne il tuo cielo, la tua
dimora amata e il luogo del tuo riposo. Che io non ti lasci mai sola, ma che
sia lì, con tutta me stessa, tutta vigile nella mia fede, tutta adorante, tutta
offerta alla tua azione creatrice” [Beata Elisabetta della Trinità, Élévation à la Trinité: Ecrits spirituels,
50]. (Continua)