Commento CCC a Youcat Domanda n. 100
YOUCAT Domanda n. 100. Sul Monte degli Ulivi, la notte prima delle propria morte, Gesù ebbe davvero paura della morte?
(Risposta Youcat) Poiché Gesù era un vero uomo, sul Monte
degli Ulivi egli provò una vera paura umana di fronte alla morte.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 612) Il calice della Nuova Alleanza, che Gesù
ha anticipato alla Cena offrendo se stesso [Lc 22,20], in seguito egli lo
accoglie dalle mani del Padre nell'agonia al Getsemani [Mt 26,42] facendosi
“obbediente fino alla morte” (Fil 2,8) [Eb 5,7-8]. Gesù prega: “Padre mio, se è
possibile, passi da me questo calice!” (Mt 26,39). Egli esprime così l'orrore
che la morte rappresenta per la sua natura umana. Questa, infatti, come la
nostra, è destinata alla vita eterna; in più, a differenza della nostra, è
perfettamente esente dal peccato [Eb 4,15] che causa la morte [Rm 5,12]; ma
soprattutto è assunta dalla Persona divina dell' “Autore della vita” (At 3,15),
del “Vivente” (Ap 1,17: Gv 1,4; 5,26). Accettando nella sua volontà umana che
sia fatta la volontà del Padre [Mt 26,42], Gesù accetta la sua morte in quanto
redentrice, per “portare i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce”
(1Pt 2,24).
Per meditare
(Commento Youcat ) Con le
stesse forze umane che tutti noi abbiamo, Gesù doveva combattere per aderire
interiormente alla volontà del Padre e dare la propria vita per la vita del
mondo. Nella sua ora più difficile abbandonato da tutto il mondo e anche dai
suoi, Gesù acconsentì. “Padre mio, se questo calice non può passare via senza
che io lo beva, si compia la tua volontà. (Me 26, 42).
(Commento CCC) (CCC 1009) La
morte è trasformata da Cristo. Anche Gesù, il Figlio di Dio, ha subito la
morte, propria della condizione umana. Ma, malgrado la sua angoscia di fronte
ad essa (Mc 14,33-34; Eb 5, 7-8), egli la assunse in un atto di totale e libera
sottomissione alla volontà del Padre suo. L’obbedienza di Gesù ha trasformato
la maledizione della morte in benedizione (Rm 5,19-21).