Commento CCC a Youcat Domanda n. 96 Parte I
YOUCAT Domanda n. 96. Parte I - Perché un uomo pacifico come Gesù fu condannato alla morte sulla croce?
(Risposta Youcat) Gesù poneva i propri contemporanei di
fronte ad una domanda decisiva: o egli operava con la potenza di Dio, oppure
era un imbroglione, un bestemmiatore, un furfante e in base alla Legge andava
punito per le sue azioni.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
574) Fin dagli inizi del ministero pubblico di Gesù, alcuni farisei e alcuni
sostenitori di Erode, con dei sacerdoti e degli scribi, si sono accordati per
farlo morire [Mc 3,6]. Per certe sue azioni, (per la caciata dei demoni Mt
12,24; il perdono dei peccati Mc 2,7; le guarigioni in giorno di sabato Mc
3,1-6; la propria interpretazione dei precetti di purità della Legge Mc
7,14-23; la familiarità con i pubblicani e i pubblici peccatori Mc 2,14-17).
Gesù è apparso ad alcuni malintenzionati sospetto di possessione demoniaca [Mc
3,22; Gv 8,48; 10,20]. Lo si è accusato di bestemmia [Mc 2,7; Gv 5,18; 10,33] e
di falso profetismo [Gv 7,12; 7,52], crimini religiosi che la Legge puniva con
la pena di morte sotto forma di lapidazione [Gv 8,59; 10,31].
Per meditare
(Commento Youcat) Per molti
riguardi Gesù era una singolare provocazione per l'Ebraismo tradizionale dei
suoi tempi: rimetteva i peccati, cosa che solo Dio poteva fare; relativizzò il
precetto di riposo sabbatico, si espose al sospetto di bestemmia e si attirò
l'accusa di essere un falso profeta: tutte queste sono trasgressioni della
Legge per le quali era prevista la pena di morte.
(Commento CCC)
(CCC 576) Agli occhi di molti in Israele, Gesù sembra agire contro le
istituzioni fondamentali del Popolo eletto: - L'obbedienza alla Legge
nell'integralità dei suoi precetti scritti e, per i farisei, nell'interpretazione
della tradizione orale; - la centralità del Tempio di Gerusalemme come luogo
santo dove Dio abita in un modo privilegiato; - La fede nell'unico Dio del
quale nessun uomo può condividere la gloria. (Continua)