Commento CCC a Youcat Domanda n. 98 Parte VI
YOUCAT Domanda n. 98. Parte VI - Dio voleva la morte del suo Figlio unigenito?
(Risposta Youcat ripetizione) Alla morte violenta di Gesù
non si giunse per via di tragiche circostanze esteriori. Gesù venne «consegnato
a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio» (At 2, 23).
Perché noi figli del peccato e della morte avessimo la vita, il Padre celeste
«fece peccato in nostro favore colui che non aveva conosciuto peccato» (2 Cor
5, 21). La grandezza del sacrificio che Dio Padre richiedeva al proprio Figlio
corrispondeva alla grandezza della passione di Cristo: «Che cosa dirò?
"Padre, salvami da quest'ora?". Ma proprio per questo sono giunto a
quest'ora» (Gv 12, 27). Da entrambe le parti si tratta di amore che si mostrò
nell'estremo della croce.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 608) Dopo aver accettato di dargli il battesimo
tra i peccatori, [Lc 3,21; Mt 3,14-15] Giovanni Battista ha visto e mostrato in
Gesù l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo (Gv 1,29.36). Egli
manifesta così che Gesù è insieme il Servo sofferente che si lascia condurre in
silenzio al macello [Is 53,7; Ger 11,19] e porta il peccato delle moltitudini
[Is 53,12] e l'Agnello pasquale simbolo della redenzione di Israele al tempo
della prima pasqua [Es 12,3-14; Gv 19,36; 1Cor 5,7]. Tutta la vita di Cristo
esprime la sua missione: “servire e dare la propria vita in riscatto per
molti”(Mc 10,45).
Per meditare
(Commento Youcat) Per
salvarci dalla morte Dio si cimentò in una missione pericolosa e instillò la «medicina
dell'immortalità» Ignazio di Antiochia) nel nostro mondo condannato alla morte
- ossia il suo Figlio Gesù Cristo. Padre e Figlio erano in questa missione
legati indissolubilmente, pronti ad affrontare la morte per amore e in favore
degli uomini. Dio volle compiere uno scambio per salvarci per sempre. Egli
voleva darci la sua vita eterna perché noi gustassimo la sua gioia e voleva
soffrire la nostra condizione mortale, la nostra disperazione, la nostra
solitudine, La nostra morte, per condividere ogni cosa con noi, per amarci fino
alla fine e anche oltre. La morte di Cristo è volere del Padre, ma non è la sua
ultima parola. Dal momento in cui Cristo è morto per noi, possiamo scambiare la
nostra morte con la sua vita.
(Commento CCC) (CCC 609) Accogliendo nel suo cuore umano l'amore
del Padre per gli uomini, Gesù “li amò sino alla fine” (Gv 13,1) “perché
nessuno ha un amore più grande di questo: dare la propria vita per i propri
amici” (Gv 15,13). Così nella sofferenza e nella morte la sua umanità è diventata
lo strumento libero e perfetto del suo amore divino che vuole la salvezza degli
uomini [Eb 2,10.17-18; 4,15; 5,7-9]. Infatti, egli ha liberamente accettato la
sua passione e la sua morte per amore del Padre suo e degli uomini che il Padre
vuole salvare: “Nessuno mi toglie [la vita], ma la offro da me stesso” (Gv
10,18). Di qui la sovrana libertà del Figlio di Dio quando va liberamente verso
la morte [Gv 18,4-6; Mt 26,53]. (Fine)