Commento CCC a YouCat Domanda n. 102






YOUCAT Domanda n. 102. Perché anche noi dobbiamo accettare la sofferenza nella nostra vita, «prendere su di noi la nostra croce» e seguire Gesù?


(Risposta Youcat) I cristiani non devono andare in cerca della sofferenza ma, nel momento in cui si trovano di fronte a una sofferenza inevitabile, essa può per loro acquistare un senso se la uniscono alla sofferenza di Cristo: «Cristo patì per voi lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme» (2 Pt 2, 21).

Riflessione e approfondimenti  

(Commento CCC) (CCC 618) La croce è l'unico sacrificio di Cristo, che è il solo “mediatore tra Dio e gli uomini” [1Tm 2,5]. Ma, poiché nella sua Persona divina incarnata, “si è unito in certo modo ad ogni uomo” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 22], egli offre “a tutti la possibilità di venire in contatto, nel modo che Dio conosce, con il mistero pasquale” [Ib.]. Egli chiama i suoi discepoli a prendere la loro croce e a seguirlo [Mt 16,24], poiché patì per noi, lasciandoci un esempio, perché ne seguiamo le orme [1Pt 2,21]. Infatti egli vuole associare al suo sacrificio redentore quelli stessi che ne sono i primi beneficiari [Mc 10,39; Gv 21,18-19; Col 1,24]. Ciò si compie in maniera eminente per sua Madre, associata più intimamente di qualsiasi altro al mistero della sua sofferenza redentrice [Lc 2,35]. “Al di fuori della croce non vi è altra scala per salire al cielo” [Santa Rosa da Lima; P. Hansen, Vita mirabilis, (Roma 1664)]. 

Per meditare

(Commento Youcat) Gesù ha detto: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua» (Mc 8, 34). I cristiani hanno il dovere di alleviare la sofferenza nel mondo, eppure ci sarà sempre sofferenza; dobbiamo accettare nella fede la nostra propria sofferenza e condividere quella altrui; così la sofferenza umana diviene una cosa sola con l'amore redentore di Cristo e quindi parte della potenza divina che trasforma in meglio il mondo.

(Commento CCC) (CCC 1368) L'Eucaristia è anche il sacrificio della Chiesa. La Chiesa, che è il Corpo di Cristo, partecipa all'offerta del suo Capo. Con lui, essa stessa viene offerta tutta intera. Essa si unisce alla sua intercessione presso il Padre a favore di tutti gli uomini. Nell'Eucaristia il sacrificio di Cristo diviene pure il sacrificio delle membra del suo Corpo. La vita dei fedeli, la loro lode, la loro sofferenza, la loro preghiera, il loro lavoro, sono uniti a quelli di Cristo e alla sua offerta totale, e in questo modo acquistano un valore nuovo. Il sacrificio di Cristo riattualizzato sull'altare offre a tutte le generazioni di cristiani la possibilità di essere uniti alla sua offerta. Nelle catacombe la Chiesa è spesso raffigurata come una donna in preghiera, con le braccia spalancate, in atteggiamento di orante. Come Cristo ha steso le braccia sulla croce, così per mezzo di lui, con lui e in lui essa si offre e intercede per tutti gli uomini.

 (Prossima domanda: Gesù era veramente morto ha potuto forse risorgere perché aveva subito la morte in maniera solo apparente?) 

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