Commento CCC a YouCat Domanda n. 109
YOUCAT Domanda n. 109 - Parte II. Che cosa significa che Cristo è asceso al cielo?
(Risposta Youcat - ripetizione) Con Gesù uno di noi è
giunto fino a Dio ed è per sempre presso di lui; nel suo Figlio Dio è vicino
come uomo a noi uomini. Inoltre nel Vangelo di Giovanni Gesù dice: «Ed io,
quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me» (Gv 12, 32).
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 661) Quest'ultima tappa rimane strettamente
unita alla prima, cioè alla discesa dal cielo realizzata nell'Incarnazione.
Solo colui che è “uscito dal Padre” può far ritorno al Padre: Cristo [Gv
16,28]. “Nessuno è mai salito al cielo fuorché il Figlio dell'uomo che è
disceso dal cielo” (Gv 3,13; cf. Ef 4,8-10). Lasciata alle sue forze naturali,
l'umanità non ha accesso alla “Casa del Padre” (Gv 14,2), alla vita e alla
felicità di Dio. Soltanto Cristo ha potuto aprire all'uomo questo accesso “per
darci la serena fiducia che dove è lui, Capo e Primogenito, saremo anche noi,
sue membra, uniti nella stessa gloria” [Prefazio
dell'Ascensione del Signore, I: Messale Romano].
Per meditare
(Commento Youcat) Nel-Nuovo
Testamento l'Ascensione di Cristo segna la fine di una particolare vicinanza,
durata quaranta giorni, del Risorto con i suoi discepoli. Al termine di questo
periodo Cristo, con tutta quanta la sua umanità, entra nella gloria di Dio. La
Sacra Scrittura lo esprime con i simboli della nuvola e del cielo. «L'uomo -
dice papa Benedetto XVI - trova posto in Dio». Gesù Cristo è ora presso il
Padre da dove discenderà un giorno «per giudicare i vivi e i morti».
L'ascensione di Cristo significa che Gesù è ugualmente presente anche se non è
visibile sulla terra.
(Commento CCC) (CCC 662) “Io, quando sarò elevato da terra,
attirerò tutti a me” (Gv 12,32). L'elevazione sulla croce significa e annunzia
l'elevazione dell'ascensione al cielo. Essa ne è l'inizio. Gesù Cristo, l'unico
Sacerdote della nuova ed eterna Alleanza, “non è entrato in un santuario fatto
da mani d'uomo […], ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio
in nostro favore” (Eb 9,24). In cielo Cristo esercita il suo sacerdozio in
permanenza, “essendo egli sempre vivo per intercedere” a favore di “quelli che
per mezzo di lui si accostano a Dio” (Eb 7,25). Come “sommo sacerdote dei beni
futuri” (Eb 9,11), egli è il centro e l'attore principale della Liturgia che
onora il Padre nei cieli [Ap 4,6-11]. (Continua)