Commento CCC a YouCat Domanda n. 122
YOUCAT Domanda n. 122 - Parte V. Per quale scopo Dio vuole la Chiesa?
(Risposta Youcat - ripetizione) Dio vuole la Chiesa
perché non desidera redimerci singolarmente, ma tutti insieme, e vuole fare di
tutta l'umanità il proprio popolo.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 765) Il Signore Gesù ha dotato la sua comunità
di una struttura che rimarrà fino al pieno compimento del Regno. Innanzitutto
vi è la scelta dei Dodici con Pietro come loro capo [Mc 3,14-15].
Rappresentando le dodici tribù d'Israele [Mt 19,28; Lc 22,30], essi sono i
basamenti della nuova Gerusalemme [Ap 21,12-14]. I Dodici [Mc 6,7] e gli altri
discepoli [Lc 10,1-2] partecipano alla missione di Cristo, al suo potere, ma
anche alla sua sorte [Mt 10,25; Gv 15,20]. Attraverso tutte queste azioni
Cristo prepara ed edifica la sua Chiesa.
Per meditare
(Commento Youcat) Nessuno giunge
al cielo da «individualista». Chi si concentra solo su se stesso e pensa solo
alla salvezza personale della propria anima vive in maniera a-sociale. Questo è
impossibile in cielo come anche sulla terra; Dio stesso non è a-sociale, non è
un essere solitario e autosufficiente. Il Dio trino è in sé «sociale», ovvero
una comunione inserita in un eterno scambio di amore. In base al modello divino
anche l'uomo è orientato alla relazione, allo scambio, alla partecipazione e
all'amore. Noi siamo responsabili l'uno dell'altro.
(Commento CCC) (CCC 766) Ma la Chiesa è nata principalmente dal
dono totale di Cristo per la nostra salvezza, anticipato nell'istituzione
dell'Eucaristia e realizzato sulla croce. L'inizio e la crescita della Chiesa
“sono simboleggiati dal sangue e dall'acqua che uscirono dal costato aperto di
Gesù crocifisso” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen
gentium, 3]. “Infatti dal costato di Cristo dormiente sulla croce è
scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 5]. Come Eva è
stata formata dal costato di Adamo addormentato, così la Chiesa è nata dal
cuore trafitto di Cristo morto sulla croce [Cf. Sant'Ambrogio, Expositio Evangelii secundum Lucam, 2,
85-89: PL 15, 1666-1668]. (Continua)