Commento CCC a YouCat Domanda n. 122
YOUCAT Domanda n. 122 - Parte VIII. Per quale scopo Dio vuole la Chiesa?
(Risposta Youcat - ripetizione) Dio vuole la Chiesa
perché non desidera redimerci singolarmente, ma tutti insieme, e vuole fare di
tutta l'umanità il proprio popolo.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 771a) “Cristo, unico mediatore, ha costituito
sulla terra la sua Chiesa santa, comunità di fede, di speranza e di carità,
come un organismo visibile; incessantemente la sostenta e per essa diffonde su
tutti la verità e la grazia”. La Chiesa è ad un tempo: - “la società costituita
di organi gerarchici e il Corpo mistico di Cristo; - l'assemblea visibile e la
comunità spirituale; - la Chiesa della terra e la Chiesa ormai in possesso dei
beni celesti”. Queste dimensioni “formano una sola complessa realtà risultante
di un elemento umano e di un elemento divino” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 8].
Per meditare
(Commento Youcat) Nessuno
giunge al cielo da «individualista». Chi si concentra solo su se stesso e pensa
solo alla salvezza personale della propria anima vive in maniera a-sociale.
Questo è impossibile in cielo come anche sulla terra; Dio stesso non è
a-sociale, non è un essere solitario e autosufficiente. Il Dio trino è in sé
«sociale», ovvero una comunione inserita in un eterno scambio di amore. In base
al modello divino anche l'uomo è orientato alla relazione, allo scambio, alla
partecipazione e all'amore. Noi siamo responsabili l'uno dell'altro.
(Commento CCC) (CCC 771b) La Chiesa “ha la caratteristica di essere
nello stesso tempo umana e divina, visibile ma dotata di realtà invisibili,
fervente nell'azione e dedita alla contemplazione, presente nel mondo e,
tuttavia, pellegrina; tutto questo in modo che quanto in lei è umano sia
ordinato e subordinato al divino, il visibile all'invisibile, l'azione alla
contemplazione, la realtà presente alla città futura verso la quale siamo
incamminati” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum
concilium, 2]. “O umiltà! O sublimità! Tabernacolo di Cedar, santuario di
Dio; abitazione terrena, celeste reggia; dimora di fango, sala regale; corpo di
morte, tempio di luce; infine, rifiuto per i superbi, ma sposa di Cristo! Bruna
sei, ma bella, o figlia di Gerusalemme: se anche la fatica e il dolore del
lungo esilio ti sfigura, ti adorna tuttavia la bellezza celeste [San Bernardo
di Chiaravalle, In Canticum sermo,
27, 7, 14; Opera]. (Continua)