Commento CCC a YouCat Domanda n. 135
YOUCAT Domanda n. 135. Qual è il rapporto fra la Chiesa e gli ebrei?
(Risposta Youcat) Gli ebrei sonoi «fratelli maggiori» dei
cristiani, poiché sono essi che Dio in primo luogo ha amato e ad essi ha
parlato; ci unisce inoltre il fatto che Gesù Cristo, in quanto uomo, sia un
ebreo; il fatto invece che la Chiesa vede in lui il Figlio del Dio vivente ci
separa; ma nell'attesa della definitiva venuta del Messia tendiamo a fini
analoghi.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 839) “Quelli che non hanno ancora ricevuto il Vangelo,
in vari modi sono ordinati al Popolo di Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 16]. Il rapporto della Chiesa con il popolo ebraico. La Chiesa, Popolo
di Dio nella Nuova Alleanza, scrutando il suo proprio mistero, scopre il
proprio legame con il popolo ebraico [Conc. Ecum. Vat. II, Nostra aetate, 4], che Dio “scelse primi fra tutti gli uomini ad
accogliere la sua parola” [Venerdì Santo
nella passione del Signore, preghiera
universale VI, Messale Romano]. A differenza delle altre religioni non
cristiane, la fede ebraica è già risposta alla rivelazione di Dio nella Antica
Alleanza. È al popolo ebraico che appartengono “l'adozione a figli, la gloria,
le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi; da essi
proviene Cristo secondo la carne” (Rm 9,4-5) perché “i doni e la chiamata di
Dio sono irrevocabili!” (Rm 11,29).
Per meditare
(Commento
Youcat) La fede ebraica è la radice da cui deriva anche la nostra fede. La Sacra
Scrittura degli ebrei, che noi chiamiamo Antico Testamento, è la prima parte
della nostra Sacra Scrittura. La concezione dell'uomo della tradizione
giudeocristiana, la cui etica è segnata dai dieci comandamenti, è la base delle
democrazie occidentali. È vergognoso il fatto che per secoli i cristiani non
abbiano voluto riconoscere questa affinità con l'Ebraismo e che abbiano
alimentato con motivazioni pseudoteologiche un antigiudaismo dalle
ripercussioni spesso criminali. Per questa ragione papa Giovanni Paolo II, in
occasione dell'anno santo del 2000, ha chiesto espressamente perdono. Il
Concilio Vaticano II afferma chiaramente che agli ebrei in quanto popolo non
può essere attribuita alcuna responsabilità della morte di Cristo sulla croce.
(Commento CCC) (CCC 840) Del resto, quando si considera il futuro, il
popolo di Dio dell'Antica Alleanza e il nuovo popolo di Dio tendono a fini
analoghi: l'attesa della venuta (o del ritorno) del Messia. Ma tale attesa è,
da una parte, rivolta al ritorno del Messia, morto e risorto, riconosciuto come
Signore e Figlio di Dio, dall'altra è rivolta alla venuta del Messia, i cui
tratti rimangono velati, alla fine dei tempi: si ha un'attesa accompagnata
dall'ignoranza o dal misconoscimento di Gesù Cristo.