Commento CCC a YouCat Domanda n. 143



YOUCAT Domanda n. 143. - Parte I. II papa è veramente infallibile?


(Risposta Youcat) Sì. Ma il Papa parla in maniera infallibile solo quando, in una solenne cerimonia ecclesiastica (ex cathedra), proclama un dogma, ovvero quando prende una decisione normativa in materia di fede e di morale. Possono avere un carattere infallibile anche le decisioni dogmatiche del collegio episcopale in comunione con il papa, come ad es. le decisioni di un concilio ecumenico.   

Riflessione e approfondimenti  

(Commento CCC) (CCC 891a) “Di questa infallibilità il Romano Pontefice, capo del Collegio dei Vescovi, fruisce in virtù del suo ufficio, quando, quale supremo Pastore e Dottore di tutti i fedeli, che conferma nella fede i suoi fratelli, proclama con un atto definitivo una dottrina riguardante la fede o la morale. […] L'infallibilità promessa alla Chiesa risiede pure nel Corpo episcopale, quando questi esercita il supremo Magistero col Successore di Pietro” soprattutto in un Concilio Ecumenico [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 25; Concilio Vaticano I: DS 3074].

 Per meditare

(Commento Youcat) L'infallibilità del Papa non ha nulla a che vedere con la sua integrità morale o con la sua intelligenza. Infallibile in senso proprio è la Chiesa, dal momento che Gesù le ha promesso lo Spirito Santo perché la conservi e la guidi sempre più a fondo nella verità. Quando una verità di fede ovvia viene negata o fraintesa, la Chiesa deve avere una voce definitiva che affermi in maniera normativa che cosa è vero e che cosa è falso; questa è la voce del papa; come successore di Pietro e primo fra i Vescovi egli ha il potere di formulare in accordo alla Tradizione la verità di fede della Chiesa messa in discussione, in modo tale che essa venga proposta «da credere in maniera sicura» ai fedeli di tutti i tempi. Per questo si dice: «il papa proclama un dogma». Tale dogma non può contenere niente di «nuovo»; la proclamazione di un dogma è un fatto molto raro, e l'ultima risale al 1950.

Commento CCC) (CCC 891b) Quando la Chiesa, mediante il suo Magistero supremo, propone qualche cosa “da credere come rivelato da Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 10] e come insegnamento di Cristo, “a tali definizioni si deve aderire con l'ossequio della fede” [Lumen gentium, 25]. Tale infallibilità abbraccia l'intero deposito della Rivelazione divina [Ib.]. (Continua

(Continua la domanda: II papa è veramente infallibile?) 

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