Commento CCC a YouCat Domanda n. 145



YOUCAT Domanda n. 145. - Parte IX. Perché Gesù vuole che esistano persone che vivono perpetuamente una vita di povertà, castità e obbedienza?


(Risposta Youcat - ripetizione) Dio è amore. Egli desidera anche il nostro amore. Una forma di donazione per amore a Dio è vivere come Gesù - ovvero in povertà, castità e obbedienza. Chi vive in questo modo ha testa, cuore e mani libere per Dio e per gli uomini.    

Riflessione e approfondimenti  

(Commento CCC) (CCC 931) Consegnato a Dio sommamente amato, colui che già era stato votato a lui dal Battesimo, si trova in tal modo più intimamente consacrato al servizio divino e dedito al bene della Chiesa. Con lo stato di consacrazione a Dio, la Chiesa manifesta Cristo e mostra come lo Spirito Santo agisca in essa in modo mirabile. Coloro che professano i consigli evangelici hanno, dunque, come prima missione, quella di vivere la loro consacrazione. Ma “dal momento che in forza della stessa consacrazione si dedicano al servizio della Chiesa, sono tenuti all'obbligo di prestare l'opera loro in modo speciale nell'azione missionaria, con lo stile proprio dell'Istituto” [CIC canone 783; cf. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris Missio, 69].

Per meditare

(Commento Youcat) In ogni epoca singoli uomini si lasciano conquistare completamente da Dio, e per desiderio del regno dei cieli (Mt 19, 12) sacrificano tutto per Dio - anche doni belli come la proprietà, l'autodeterminazione e l'amore coniugale. Questa vita conforme ai Consigli evangelici di povertà, Castità e obbedienza mostra a tutti i cristiani che il mondo non è tutto; è in primo luogo l'incontro «faccia a faccia» con lo sposo divino a rendere l'uomo definitivamente felice.

(Commento CCC) (CCC 932) Nella Chiesa che è come il sacramento, cioè il segno e lo strumento della vita di Dio, la vita consacrata appare come un segno particolare del mistero della redenzione. Seguire e imitare Cristo “più da vicino”, manifestare “più chiaramente” il suo annientamento, significa trovarsi “più profondamente” presenti, nel cuore di Cristo, ai propri contemporanei. Coloro, infatti, che camminano in questa via “più stretta” stimolano con il proprio esempio i loro fratelli e “testimoniano in modo splendido che il mondo non può essere trasfigurato e offerto a Dio senza lo spirito delle beatitudini” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 31]. (Continua

(Continua la domanda: Perché Gesù vuole che esistano persone che vivono perpetuamente una vita di povertà, castità e obbedienza?)   

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