Commento CCC a YouCat Domanda n. 151 - Parte I.
YOUCAT Domanda n. 151 - Parte I. Quali possibilità di remissione dei peccati ci sono nella Chiesa?
(Risposta
Youcat) La remissione dei peccati avviene fondamentalmente in
occasione del Sacramento del battesimo. Dopo di esso per la remissione dei
peccati più gravi è necessario il sacramento della riconciliazione (sacramento
della penitenza, confessione); la confessione è raccomandata anche per i peccati
più lievi. Ma anche la lettura della Sacra Scrittura, la preghiera, il digiuno
e le buone azioni operano la remissione dei peccati.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 976) Il Simbolo degli Apostoli lega la fede nel
perdono dei peccati alla fede nello Spirito Santo, ma anche alla fede nella
Chiesa e nella comunione dei santi. Proprio donando ai suoi Apostoli lo Spirito
Santo, Cristo risorto ha loro conferito il suo potere divino di perdonare i
peccati: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno
rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi» (Gv 20, 22-23). (CCC 977) Nostro Signore ha legato il perdono dei peccati
alla fede e al Battesimo: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad
ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo» (Mc 16, 15-16). Il
Battesimo è il primo e principale sacramento per il perdono dei peccati perché
ci unisce a Cristo messo a morte per i mostri peccati e risuscitato per la
nostra giustificazione (Rm 4, 25), affinché «anche noi possiamo camminare in
una vita nuova» (Rm 6, 4).
Per meditare
(Commento CCC) (CCC 978) «La remissione dei peccati nella Chiesa avviene
innanzitutto quando l’anima professa per la prima volta la fede. Con l’acqua
battesimale, infatti, viene concesso un perdono talmente ampio che non rimane
più alcuna colpa -né originale né ogni altra contratta posteriormente - e viene
rimessa ogni pena da scontare. La grazia del Battesimo, peraltro, non libera la
nostra natura dalla sua debolezza, anzi non vi è quasi nessuno che non debba
lottare «contro la concupiscenza, fomite continuo del peccato» (Catechismo Romano, 1, 11, 3). (Continua)