Commento CCC a YouCat Domanda n. 151 - Parte III.
YOUCAT Domanda n. 151 - Parte III. Quali possibilità di remissione dei peccati ci sono nella Chiesa?
(Risposta
Youcat: ripetizione) La remissione
dei peccati avviene fondamentalmente in occasione del Sacramento del
battesimo. Dopo di esso per la remissione dei peccati più gravi è necessario il
sacramento della riconciliazione (sacramento della penitenza, confessione); la
confessione è raccomandata anche per i peccati più lievi. Ma anche la lettura
della Sacra Scrittura, la preghiera, il digiuno e le buone azioni operano la
remissione dei peccati.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 987) «I sacerdoti e i sacramenti sono gli
strumenti per il perdono dei peccati; strumenti per mezzo dei quali Gesù
Cristo, autore e dispensatore della salvezza, opera in noi la remissione dei
peccati e genera la grazia» (Catechismo
Romano, 1, 11, 6). (CCC 226) Usare rettamente
le cose create: la fede nell'Unico Dio ci conduce ad usare tutto ciò che
non è lui nella misura in cui ci avvicina a lui, e a staccarcene nella misura
in cui da lui ci allontana [Mt 5,29-30; 16,24; 19,23-24]. “Mio Signore e mio
Dio, togli da me quanto mi allontana da te. Mio Signore e mio Dio, dammi tutto
ciò che mi conduce a te. Mio Signore e mio Dio, toglimi a me e dammi tutto a
te” [San Nicolao di Flüe, Bruder-Klausen-Gebet].
Per meditare
(Commento CCC) (CCC
227) Fidarsi di
Dio in ogni circostanza, anche nelle avversità. Una preghiera di santa
Teresa di Gesù esprime ciò mirabilmente: “Niente ti turbi / niente ti spaventi.
Tutto passa / Dio non cambia. La pazienza / ottiene tutto. Chi ha Dio non manca
di nulla. Dio solo basta” [Santa Teresa di Gesù, Poesia, 9]. (CCC 228)
“Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo...” (Dt
6,4; Mc 12,29). “L'Essere supremo deve
necessariamente essere unico, cioè senza eguali. [...] Se Dio non è unico, non
è Dio” [Tertulliano, Adversus Marcionem,
1, 3, 5: PL 2, 274]. (CCC 229) La fede
in Dio ci conduce a volgerci a lui solo come alla nostra prima origine e al
nostro ultimo fine, e a non anteporre o sostituire nulla a lui. (CCC 230) Dio, mentre si rivela, rimane un
mistero ineffabile: “Se lo comprendessi, non sarebbe Dio” [Sant'Agostino, Sermo, 52, 6, 16: PL 38, 360]. (Continua)