Commento CCC a YouCat Domanda n. 155 - Parte II.
YOUCAT Domanda n. 155 - Parte II. In che modo Cristo ci aiuta nell'ora della morte, se confidiamo in lui?)
(Risposta
Youcat ripetizione) Cristo ci
viene incontro e ci guida alla vita eterna. «Non sarà la morte a venirmi a
prendere, ma Dio» (santa Teresa di Lisieux).
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 1009) La
morte è trasformata da Cristo. Anche Gesù, il Figlio di Dio, ha subito la
morte, propria della condizione umana. Ma, malgrado la sua angoscia di fronte
ad essa (Mc 14,33-34; Eb 5, 7-8), egli la assunse in un atto di totale e libera
sottomissione alla volontà del Padre suo. L’obbedienza di Gesù ha trasformato
la maledizione della morte in benedizione (Rm 5,19-21). (CCC 1010) Grazie a Cristo, la morte cristiana ha un significato
positivo. “Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno” (Fil 1,21).
“Certa è questa parola: se moriamo con lui, vivremo anche con lui” (2Tm 2,11).
Qui sta la novità essenziale della morte cristiana: mediante il Battesimo, il
cristiano è già sacramentalmente “morto con Cristo”, per vivere di una vita
nuova; e se noi moriamo nella grazia di Cristo, la morte fisica consuma questo
“morire con Cristo” e compie così la nostra incorporazione a lui nel suo atto
redentore: “Per me è meglio morire per (eis)
Gesù Cristo, che essere re fino ai confini della terra. Io cerco colui che morì
per noi; io voglio colui che per noi risuscitò. Il parto è imminente. […]
Lasciate che io raggiunga la pura luce; giunto là, sarò veramente un uomo”
[Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad
Romanos, 6, 1-2].
Per meditare
(Commento Youcat) In riferimento alla sofferenza e alla morte
di Gesù anche la morte può diventare più sopportabile. In un atto di confidenza
e di amore nei confronti del Padre possiamo dire «sì» come ha fatto Gesù
nell'orto degli ulivi; tale comportamento si chiama «sacrificio spirituale», il
morente si unisce al sacrificio di Cristo sulla croce. Chi muore in questo
modo, con fiducia verso Dio e in pace con gli uomini, è sulla via della
comunione con Cristo risorto. La nostra morte non ci fa cadere più in basso che
nelle sue mani, e chi muore non è diretto verso il nulla ma fa ritorno
all'amore di Dio che lo ha creato.
(Commento CCC) (CCC 1011) Nella morte, Dio chiama a sé l'uomo. Per
questo il cristiano può provare nei riguardi della morte un desiderio simile a
quello di san Paolo: “il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con
Cristo” (Fil 1,23); e può trasformare la sua propria morte in un atto di
obbedienza e di amore verso il Padre, sull'esempio di Cristo [Lc 23,46]: “Ogni
mio desiderio terreno è crocifisso; […] un'acqua viva mormora dentro di me e mi
dice: “Vieni al Padre!” [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Romanos, 7, 2]. “Voglio vedere Dio, ma per vederlo
bisogna morire” [Santa Teresa di Gesù, Poesia,
7]. “Non muoio, entro nella vita” [Santa Teresa di Gesù Bambino, Lettere (9 giugno 1897)]. (Continua)