Commento CCC a YouCat Domanda n. 155 - Parte III.




YOUCAT Domanda n. 155 - Parte III. In che modo Cristo ci aiuta nell'ora della morte, se confidiamo in lui?


(Risposta Youcat ripetizione) Cristo ci viene incontro e ci guida alla vita eterna. «Non sarà la morte a venirmi a prendere, ma Dio» (santa Teresa di Lisieux).     

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 1012) La visione cristiana della morte [1Ts 4,13-14] è espressa in modo impareggiabile nella liturgia della Chiesa: “Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un'abitazione eterna nel cielo” [Prefazio dei defunti, I: Messale Romano]. (CCC 1013) La morte è la fine del pellegrinaggio terreno dell'uomo, è la fine del tempo della grazia e della misericordia che Dio gli offre per realizzare la sua vita terrena secondo il disegno divino e per decidere il suo destino ultimo. Quando è “finito l'unico corso della nostra vita terrena”, [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 48] noi non ritorneremo più a vivere altre vite terrene. “È stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta” (Eb 9,27). Non c'è “reincarnazione” dopo la morte.

Per meditare

(Commento Youcat) In riferimento alla sofferenza e alla morte di Gesù anche la morte può diventare più sopportabile. In un atto di confidenza e di amore nei confronti del Padre possiamo dire «sì» come ha fatto Gesù nell'orto degli ulivi; tale comportamento si chiama «sacrificio spirituale», il morente si unisce al sacrificio di Cristo sulla croce. Chi muore in questo modo, con fiducia verso Dio e in pace con gli uomini, è sulla via della comunione con Cristo risorto. La nostra morte non ci fa cadere più in basso che nelle sue mani, e chi muore non è diretto verso il nulla ma fa ritorno all'amore di Dio che lo ha creato. 

(Commento CCC) (CCC 1019) Gesù, il Figlio di Dio, ha liberamente subìto la morte per noi in una sottomissione totale e libera alla volontà di Dio, suo Padre. Con la sua morte ha vinto la morte, aprendo così a tutti gli uomini la possibilità della salvezza. (CCC 1014) La Chiesa ci incoraggia a prepararci all'ora della nostra morte (“Dalla morte improvvisa, liberaci, Signore”: antiche Litanie dei santi), a chiedere alla Madre di Dio di intercedere per noi “nell'ora della nostra morte” (Ave Maria) e ad affidarci a san Giuseppe, patrono della buona morte: “In ogni azione, in ogni pensiero, dovresti comportarti come se tu dovessi morire oggi stesso; se avrai la coscienza retta, non avrai molta paura di morire. Sarebbe meglio star lontano dal peccato che fuggire la morte. Se oggi non sei preparato a morire, come lo sarai domani?” [De imitatione Christi, 1, 23, 5-8]. “Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale, da la quale nullo homo vivente pò skappare. Guai a quelli ke morranno ne le peccata mortali: beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati, ka la morte seconda nol farà male” [San Francesco d'Assisi, Cantico delle creature]. (Fine)

(Prossima domanda: Che cos'è la vita eterna?)

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