Commento CCC a YouCat Domanda n. 166 - Parte I.
YOUCAT Domanda n. 166 - Parte I. Perché la Chiesa celebra così spesso la Messa?
(Risposta Youcat) Già il popolo di Israele
interrompeva il lavoro «sette volte al giorno» (Sai 119, 164) per lodare Dio; Gesù
partecipò alle celebrazioni e alla preghiera del proprio popolo; insegnò a
pregare ai propri discepoli e li riunì nel cenacolo per condividere con loro la
più alta delle celebrazioni: il dono di sé nella cena. La Chiesa, che chiama i
fedeli alla celebrazione, non fa altro che seguire la sua richiesta: “fate
questo in memoria di me “ (1 Cor, 11, 24b).
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 1066) Nel Simbolo della fede, la Chiesa confessa il
mistero della Santa Trinità e il “mistero della sua volontà, secondo […] la sua
benevolenza” [Ef 1,9] su tutta la creazione: il Padre compie il “mistero della sua volontà” donando il suo
Figlio diletto e il suo Santo Spirito per la salvezza del mondo e per la gloria
del suo Nome. Questo è il mistero di Cristo [Ef 3,4], rivelato e realizzato
nella storia secondo un piano, una “disposizione” sapientemente ordinata che
san Paolo chiama “adempimento [oikonomia] del mistero” [Ef 3,9] e che la
tradizione patristica chiamerà “l'Economia del Verbo incarnato” o “l'Economia
della salvezza”.
Per meditare
(Commento
Youcat) Come l’uomo respira per restare in vita, allo stesso modo la Ciesa
respira e vive nelle celebrazioni. È Dio che giorno dopo giorno le inspira
nuova vita, le fa dono della propria parola e dei propri Sacramenti. Per
ricorrere ad un’immagine alternativa, ogni celebrazione è come un appuntamento
d’amore che Dio scrive nella nostra agenda: chi ha già provato l’amore di Dio
vi partecipa volentieri; che a volte non lo sente, ma vi partecipa lo stesso,
mostra a Dio la propria fedeltà.
(Commento CCC) (CCC 1067) “Quest'opera della redenzione umana e della
perfetta glorificazione di Dio, che ha il suo preludio nelle mirabili gesta
divine operate nel popolo dell'Antico Testamento, è stata compiuta da Cristo
Signore, specialmente per mezzo del mistero pasquale della sua beata passione,
risurrezione da morte e gloriosa ascensione, mistero col quale "morendo ha
distrutto la nostra morte e risorgendo ha ridato a noi la vita". Infatti
dal costato di Cristo dormiente sulla croce è scaturito il mirabile sacramento
di tutta la Chiesa” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum
concilium, 5]. Per questo, nella liturgia, la Chiesa celebra principalmente
il mistero pasquale per mezzo del quale Cristo ha compiuto l'opera della nostra
salvezza. (Continua)