Commento CCC a YouCat Domanda n. 185 - Parte I.
Ci scusiamo vivamente con i visitatori, per l’interruzione dei post
dal 4 al 15 settembre causata dai gravi ritardi dell'impresa di
collegamento a internet nel riparare i propri guasti e la sua lentezza nel
ristabilire le sue funzioni interrotte.
YOUCAT Domanda n. 185 - Parte I. Perché la liturgia si ripete ciclicamente ogni anno?
(Risposta Youcat) Come ogni anno noi
festeggiamo il nostro compleanno o il nostro anniversario di nozze, così anche
la Liturgia festeggia nel ritmo dell’anno i più importanti avvenimenti della
salvezza operata da Cristo. C’è però una differenza decisiva: tutto il tempo è
tempo di Dio. I «richiami» al messaggio e alla vita di Cristo sono al tempo
stesso incontri con il Dio vivente.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1194) La Chiesa “nel ciclo annuale presenta tutto il mistero di Cristo,
dall'incarnazione e natività fino all'ascensione, al giorno di pentecoste e
all'attesa della beata speranza e del ritorno del Signore” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 102].
Per meditare
(Commento Youcat) Il filosofo danese Soren Kierkagaard disse
una volta: «0 siamo contemporanei di Gesù, oppure è meglio lasciare stare».
Partecipare con fede agli appuntamenti dell’anno liturgico ci rende in effetti
contemporanei di Gesù; e non solo nel senso che possiamo immedesimarci con il
pensiero o con la vita nel suo tempo e nella sua vita, ma perché, quando gli
faccio posto a questo modo, egli penetra nel mio tempo e nella mia vita con la
sua presenza che è salvezza e perdono, con la forza dirompente della sua
risurrezione.
(Commento CCC) (CCC
1165) Quando la Chiesa celebra il mistero di Cristo, una parola scandisce la
sua preghiera: “Oggi!”, come eco
della preghiera che le ha insegnato il suo Signore [Mt 6,11] e dell'invito
dello Spirito Santo [Eb 3,7-4,11; Sal 95,7]. Questo “oggi” del Dio vivente in
cui l'uomo è chiamato ad entrare è l'“Ora” della Pasqua di Gesù, che attraversa
tutta la storia e ne è il cardine: “La vita si è posata su tutti gli esseri e
tutti sono investiti da una grande luce; l'Oriente degli orienti ha invaso
l'universo, e colui che era prima della stella del mattino e prima degli astri,
immortale e immenso, il grande Cristo, brilla su tutti gli esseri più del sole.
Perciò, per noi che crediamo in lui, sorge un giorno di luce, lungo, eterno,
che non si spegne più: la Pasqua mistica [Pseudo-Ippolito Romano, In sanctum Pascha, 1, 1-2: PG 59, 755].(Continua)