Commento CCC a YouCat Domanda n. 185 - Parte I.



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YOUCAT Domanda n. 185 - Parte I. Perché la liturgia si ripete ciclicamente ogni anno?


(Risposta Youcat) Come ogni anno noi festeggiamo il nostro compleanno o il nostro anniversario di nozze, così anche la Liturgia festeggia nel ritmo dell’anno i più importanti avvenimenti della salvezza operata da Cristo. C’è però una differenza decisiva: tutto il tempo è tempo di Dio. I «richiami» al messaggio e alla vita di Cristo sono al tempo stesso incontri con il Dio vivente.     

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 1194) La Chiesa “nel ciclo annuale presenta tutto il mistero di Cristo, dall'incarnazione e natività fino all'ascensione, al giorno di pentecoste e all'attesa della beata speranza e del ritorno del Signore” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 102].

Per meditare

(Commento Youcat) Il filosofo danese Soren Kierkagaard disse una volta: «0 siamo contemporanei di Gesù, oppure è meglio lasciare stare». Partecipare con fede agli appuntamenti dell’anno liturgico ci rende in effetti contemporanei di Gesù; e non solo nel senso che possiamo immedesimarci con il pensiero o con la vita nel suo tempo e nella sua vita, ma perché, quando gli faccio posto a questo modo, egli penetra nel mio tempo e nella mia vita con la sua presenza che è salvezza e perdono, con la forza dirompente della sua risurrezione.    

(Commento CCC) (CCC 1165) Quando la Chiesa celebra il mistero di Cristo, una parola scandisce la sua preghiera: “Oggi!”, come eco della preghiera che le ha insegnato il suo Signore [Mt 6,11] e dell'invito dello Spirito Santo [Eb 3,7-4,11; Sal 95,7]. Questo “oggi” del Dio vivente in cui l'uomo è chiamato ad entrare è l'“Ora” della Pasqua di Gesù, che attraversa tutta la storia e ne è il cardine: “La vita si è posata su tutti gli esseri e tutti sono investiti da una grande luce; l'Oriente degli orienti ha invaso l'universo, e colui che era prima della stella del mattino e prima degli astri, immortale e immenso, il grande Cristo, brilla su tutti gli esseri più del sole. Perciò, per noi che crediamo in lui, sorge un giorno di luce, lungo, eterno, che non si spegne più: la Pasqua mistica [Pseudo-Ippolito Romano, In sanctum Pascha, 1, 1-2: PG 59, 755].(Continua)     

(Continua la domanda: Perché la liturgia si ripete ciclicamente ogni anno?)

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