Commento CCC a YouCat Domanda n. 233



YOUCAT Domanda n. 233 - Quali sono i peccati che bisogna confessare?


(Risposta Youcat) Tutti i peccati mortati dei quali ci si ricorda durante un accurato esame di coscienza e che ancora non si sono confessati possono in circostanze normali essere rimessi solo con la confessione sacramentale individuale.    

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 1457) Secondo il precetto della Chiesa, “ogni fedele, raggiunta l'età della discrezione, è tenuto all'obbligo di confessare fedelmente i propri peccati gravi, almeno una volta nell'anno” [CIC canone 989; Concilio di Trento: DS 1683; 1708]. Colui che è consapevole di aver commesso un peccato mortale non deve ricevere la santa Comunione, anche se prova una grande contrizione, senza aver prima ricevuto l'assoluzione sacramentale [Concilio di Trento: DS 1647; 1661], a meno che non abbia un motivo grave per comunicarsi e non gli sia possibile accedere a un confessore [CIC canone 916; CCEO canone 711]. I fanciulli devono accostarsi al sacramento della Penitenza prima di ricevere per la prima volta la Santa Comunione [CIC canone 914].

Per meditare

(Commento Youcat) Certo, prima della confessione si incontrano delle difficoltà; superare se stessi è già il primo passo per raggiungere la salute interiore. Spesso è di aiuto pensare che anche il Papa deve avere il coraggio di confessare i propri errori e le proprie debolezze ad un altro Sacerdote. Solo in eccezionali casi di necessità (ad esempio in guerra, durante un attacco aereo, o quando un gruppo di persone si trova in pericolo di vita) un sacerdote può impartire l'assoluzione collettiva senza che questa sia preceduta dalla confessione individuale dei peccati (è questa la cosiddetta assoluzione generale). Bisogna tuttavia confessare personalmente i peccati gravi alla prima occasione.    

(Commento CCC) (CCC 1384) Il Signore ci rivolge un invito pressante a riceverlo nel sacramento dell'Eucaristia: “In verità, in verità vi dico: se non mangiate la Carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo Sangue, non avrete in voi la vita” (Gv 6,53). (CCC 1385) Per rispondere a questo invito dobbiamo prepararci a questo momento così grande e così santo. San Paolo esorta a un esame di coscienza: “Chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del Corpo e del Sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il Corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna” (1Cor 11,27-29). Chi è consapevole di aver commesso un peccato grave, deve ricevere il sacramento della Riconciliazione prima di accedere alla Comunione.

(Prossima domanda: Quando si è tenuti a confessare i propri peccati mortali? Con che frequenza ci si deve confessare?)

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