Commento CCC a YouCat Domanda n. 242 – Parte II.
YOUCAT Domanda n. 242 – Parte II. Perché la Chiesa deve occuparsi in maniera particolare dei malati?
(Risposta
Youcat - ripetizione) Gesù ci mostra che il cielo soffre
insieme a noi quando noi soffriamo. Dio vuole essere riconosciuto anche «nel
fratello più piccolo» (Mt 25, 40); per questo Gesù ha indicato nella cura dei
malati un compito fondamentale per i suoi discepoli, chiedendo loro: «Guarite
gli infermi» (Mt 10, 8), e promette loro un potere divino: «Nel mio nome
scacceranno demoni... imporranno le mani ai malati e questi guariranno» (Mc 16,
17-18).
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1509) “Guarite gli infermi!” (Mt 10,8). La Chiesa ha ricevuto questo compito
dal Signore e cerca di attuarlo sia attraverso le cure che presta ai malati sia
mediante la preghiera di intercessione con la quale li accompagna. Essa crede
nella presenza vivificante di Cristo, medico delle anime e dei corpi. Questa
presenza è particolarmente operante nei sacramenti e in modo tutto speciale
nell'Eucaristia, pane che dà la vita eterna
[Gv 6,54.58] e al cui legame con la salute del corpo san Paolo allude [1
Cor 11,30].
Per meditare
(Commento Youcat) È da sempre caratteristica distintiva del
Cristianesimo l'importanza centrale riservata agli anziani, ai malati e ai
bisognosi di cure. Madre Teresa, che si prendeva cura dei moribondi nei
quartieri poveri di Calcutta è solo un anello della lunga catena di cristiane e
di cristiani che hanno scoperto Cristo proprio in coloro che gli altri avevano
escluso ed evitato. Quando i cristiani sono veramente tali, promana da loro una
potenza salvifica; ad alcuni è addirittura concessa la facoltà di sanare fisicamente
altre persone con la potenza dello Spirito Santo (Carisma della guarigione,
Carismi).
(Commento CCC) (CCC
1510) La Chiesa apostolica conosce tuttavia un rito specifico in favore degli
infermi, attestato da san Giacomo: “Chi è malato, chiami a sé i presbiteri
della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del
Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo
rialzerà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati” (Gc 5,14-15). La
Tradizione ha riconosciuto in questo rito uno dei sette sacramenti della Chiesa
[Innocenzo I, Lettera Si instituta
ecclesiastica: DS 216; Concilio di Firenze: DS 1324-1325; Concilio di
Trento: DS 1695-1696; 1716-1717]. (Fine)