Commento CCC a YouCat Domanda n. 250 – Parte I.
YOUCAT Domanda n. 250 - Parte I. In che modo la Chiesa intende il sacramento dell'ordine?
(Risposta
Youcat) I sacerdoti dell'Antica Alleanza concepivano il loro
ruolo come un'intermediazione fra il cielo e la terra, fra Dio e il suo popolo.
Poiché Cristo «è l'unico mediatore fra Dio e gli uomini» (1 Tm 2, 5), egli ha
portato a compimento e concluso questo sacerdozio. Dopo Cristo ci può essere
sacerdozio solo in Cristo, nel sacrificio di Cristo sulla croce e con la vocazione
e la missione apostolica di Cristo.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1539) Il popolo eletto fu costituito da Dio come “un regno di sacerdoti e una
nazione santa” (Es 19,6) [Is 61,6]. Ma all'interno del popolo di Israele, Dio
scelse una delle dodici tribù, quella di Levi, riservandola per il servizio
liturgico [Nm 1,48-53]; Dio stesso è la sua parte di eredità [Gs 13,33]. Un
rito proprio ha consacrato le origini del sacerdozio dell'Antica Alleanza [Es
29,1-30; Lv 8]. In essa i sacerdoti sono costituiti “per il bene degli uomini
nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati” [Eb
5,1].
Per meditare
(Commento Youcat) Un sacerdote cattolico che amministra i
Sacramenti non opera in forza di un potere proprio né della sua eccellenza
morale (che a volte, purtroppo, neppure possiede), ma opera «in persona Christi»;
con l'ordinazione egli acquisisce la forza di Cristo che trasforma, che sana e
che salva. Poiché un sacerdote non ha niente che gli sia proprio, è solo un
servitore; il segno distintivo di ogni sacerdote è quindi un'umile meraviglia
per la propria vocazione. .
(Commento CCC) (CCC
1540) Istituito per annunciare la parola di Dio [Ml 2,7-9] e per ristabilire la
comunione con Dio mediante i sacrifici e la preghiera, tale sacerdozio è
tuttavia impotente a operare la salvezza, avendo bisogno di offrire continuamente
sacrifici e non potendo portare ad una santificazione definitiva [Eb 5,3; 7,27;
10,1-4], che soltanto il sacrificio di Cristo avrebbe operato. (CCC 1592) Il
sacerdozio ministeriale differisce essenzialmente dal sacerdozio comune dei
fedeli poiché conferisce un potere sacro per il servizio dei fedeli. I ministri
ordinati esercitano il loro servizio presso il popolo di Dio attraverso
l'insegnamento (munus docendi), il
culto divino (munus liturgicum) e il
governo pastorale (munus regendi). (Continua)