Commento CCC a YouCat Domanda n. 260
YOUCAT Domanda n. 260 – Parte I. Perché Dio ha fatto l'uomo e la donna l'uno per l'altra?
(Risposta
Youcat) Dio ha fatto l'uomo e la donna l'uno per l'altra perché
«non siano più due, ma una sola cosa» (Mt 18, 6): a questo modo essi devono
vivere l'amore, essere fecondi e diventare per se stessi segno di Dio, che non
è altro che amore sovrabbondante.
Riflessione
e approfondimenti
(Commento
CCC) (CCC 1600) Spetta ai Vescovi conferire il sacramento dell'Ordine nei
tre gradi. (CCC 1601) “Il patto matrimoniale con cui l'uomo e la donna
stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al
bene dei coniugi e alla procreazione e educazione della prole, tra i battezzati
è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento” [CIC canone 1055,
§ 1]. (CCC 1602) La Sacra Scrittura si apre con la creazione dell'uomo e della
donna ad immagine e somiglianza di Dio [Gen 1,26-27] e si chiude con la visione
delle “nozze dell'Agnello” (Ap 19,7.9). Da un capo all'altro la Scrittura parla
del Matrimonio e del suo mistero, della sua istituzione e del senso che Dio gli
ha dato, della sua origine e del suo fine, delle sue diverse realizzazioni
lungo tutta la storia della salvezza, delle sue difficoltà derivate dal peccato
e del suo rinnovamento “nel Signore” (1Cor 7,39), nella Nuova Alleanza di
Cristo e della Chiesa [Ef 5,31-32].
Per meditare
(Commento
CCC) (CCC 1603) “L'intima comunione di vita e di amore coniugale, fondata
dal Creatore e strutturata con leggi proprie, è stabilita dal patto coniugale
[…]. Dio stesso è l'autore del matrimonio” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 48]. La vocazione al
matrimonio è iscritta nella natura stessa dell'uomo e della donna, quali sono
usciti dalla mano del Creatore. Il matrimonio non è un'istituzione puramente
umana, malgrado i numerosi mutamenti che ha potuto subire nel corso dei secoli,
nelle varie culture, strutture sociali e attitudini spirituali. Queste
diversità non devono far dimenticare i tratti comuni e permanenti. Sebbene la
dignità di questa istituzione non traspaia ovunque con la stessa chiarezza [Gaudium et spes, 47], esiste tuttavia in
tutte le culture un certo senso della grandezza dell'unione matrimoniale. “La
salvezza della persona e della società umana e cristiana è strettamente
connessa con una felice situazione della comunità coniugale e familiare” [Gaudium et spes, 47].