Commento CCC a YouCat Domanda n. 280



YOUCAT Domanda n. 280 - Parte II. Qual è per i cristiani il fondamento della dignità dell'uomo?


(Risposta Youcat – ripetizione) Ogni uomo, fin dal primo momento del suo concepimento nel seno materno, ha una dignità inviolabile, poiché Dio, fin dall'eternità, lo ha voluto, amato, creato, predestinato alla redenzione e alla beatitudine eterna.

 Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 1701) “Cristo […], proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore, svela anche pienamente l'uomo all'uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 22]. E' in Cristo,“immagine del Dio invisibile” (Col 1,15) [2Cor 4,4 ] che l'uomo è stato creato ad “immagine e somiglianza” del Creatore. E' in Cristo, Redentore e Salvatore, che l'immagine divina, deformata nell'uomo dal primo peccato, è stata restaurata nella sua bellezza originale e nobilitata dalla grazia di Dio [Gaudium et spes, 22]. (CCC 1702) L'immagine divina è presente in ogni uomo. Risplende nella comunione delle persone, a somiglianza dell'unità delle persone divine tra loro.

Per meditare

(Commento Youcat) Se la dignità umana derivasse dai successi e dalle prestazioni dei singoli uomini, i deboli, i malati e coloro che sono privi di forze non avrebbero alcuna dignità. I cristiani credono al contrario che la dignità umana derivi in primo luogo dalla dignità di Dio; egli guarda ogni singolo uomo e lo ama come se si trattasse dell'unica creatura del mondo. Poiché Dio ha gettato il suo sguardo anche sulla più piccola delle creature, essa possiede una dignità infinita che non può in alcun modo essere distrutta da parte degli uomini.    

(Commento CCC) (CCC 1703) Dotata di un'anima spirituale ed immortale [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 14], la persona umana è in terra “la sola creatura che Dio abbia voluto per se stessa” [Ib., 24]. Fin dal suo concepimento è destinata alla beatitudine eterna. (CCC 1704) La persona umana partecipa alla luce e alla forza dello Spirito divino. Grazie alla ragione è capace di comprendere l'ordine delle cose stabilito dal Creatore. Grazie alla sua volontà è capace di orientarsi da sé al suo vero bene. Trova la propria perfezione nel “cercare” e nell'“amare il vero e il bene” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 15].     

(Continua la domanda: Qual è per i cristiani il fondamento della dignità dell'uomo?)

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