Commento CCC a YouCat Domanda n. 313
YOUCAT Domanda n. 313 - Perché un cristiano deve rivolgersi a Dio e chiedergli la remissione dei peccati?
(Risposta Youcat) Ogni peccato distrugge, offusca o nega
il bene; ma Dio è assolutamente buono, e l'origine di ogni bene. Per questo
ogni peccato è rivolto (anche) contro Dio e deve trovare riparazione al suo
cospetto.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1847) “Dio, che ci ha creati senza di noi, non ha voluto salvarci senza di noi”
[Sant'Agostino, Sermo 169, 11, 13: PL
38, 923]. L'accoglienza della sua misericordia esige da parte nostra il
riconoscimento delle nostre colpe. “Se diciamo che siamo senza peccato,
inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se riconosciamo i nostri
peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da
ogni colpa” (1Gv 1,8-9). (CCC 1455) La confessione dei peccati (l'accusa),
anche da un punto di vista semplicemente umano, ci libera e facilita la nostra
riconciliazione con gli altri. Con l'accusa, l'uomo guarda in faccia i peccati
di cui si è reso colpevole; se ne assume la responsabilità e, in tal modo, si
apre nuovamente a Dio e alla comunione della Chiesa al fine di rendere
possibile un nuovo avvenire.
Per meditare
(Commento CCC) (CCC
387) La realtà del peccato, e più particolarmente del
peccato delle origini, si chiarisce soltanto alla luce della rivelazione
divina. Senza la conoscenza di Dio che essa ci dà, non si può riconoscere
chiaramente il peccato, e si è tentati di spiegarlo semplicemente come un
difetto di crescita, come una debolezza psicologica, un errore, come
l'inevitabile conseguenza di una struttura sociale inadeguata, ecc. Soltanto
conoscendo il disegno di Dio sull'uomo, si capisce che il peccato è un abuso di
quella libertà che Dio dona alle persone create perché possano amare lui e
amarsi reciprocamente.