Commento CCC a YouCat Domanda n. 339 - Parte III.
YOUCAT Domanda n. 339 - Parte III. Che cosa fa di noi la Grazia di Dio?
(Risposta Youcat – ripetizione) La grazia di Dio ci
inserisce nella vita intima del Dio trino, nello scambio di amore fra Padre,
Figlio e Spirito Santo; ci rende capaci di vivere nell'amore di Dio e di
comportarci di conseguenza.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
2004) Tra le grazie speciali, è opportuno ricordare le grazie di stato che accompagnano l'esercizio delle responsabilità
della vita cristiana e dei ministeri in seno alla Chiesa: “Abbiamo pertanto
doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi. Chi ha il dono della
profezia la eserciti secondo la misura della fede; chi ha un ministero attenda
al ministero; chi l'insegnamento all'insegnamento; chi l'esortazione
all'esortazione. Chi dà, lo faccia con semplicità; chi presiede, lo faccia con
diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia (Rm 12,6-8).
Per meditare
(Commento Youcat) La Grazia ci è
inviata dall'alto, e non è spiegabile con cause inerenti al mondo (grazia
soprannaturale)- fa di noi - soprattutto con il battesimo - dei figli di Dio ed
eredi del cielo (grazia santificante o deificante); ci dona un'inclinazione
permanente al bene (grazia abituale). La grazia ci aiuta a riconoscere, a
volere e a fare ciò che ci porta al bene, a Dio e al cielo (grazia attuale). La
grazia si realizza in maniera particolare nei
Sacramenti, che, per volere del nostro redentore, sono i luoghi per
eccellenza dell'incontro con Dio (grazia sacramentale). La grazia si mostra
anche in suoi particolari doni conferiti ai cristiani (Carismi) o in forze
particolari promesse allo stato coniugale, a quello sacerdotale o per
l'appartenenza ad un ordine religioso (grazie di stato).
(Commento CCC) (CCC
2024) La grazia santificante ci rende “graditi a Dio”. I “carismi”, grazie
speciali dello Spirito Santo, sono ordinati alla grazia santificante e hanno
come fine il bene comune della Chiesa. Dio agisce anche mediante molteplici
grazie attuali, che si distinguono dalla grazia abituale, permanente in noi.