Commento CCC a YouCat Domanda n. 357 – Parte II.



YOUCAT Domanda n.  357 – Parte II. L'ateismo è sempre un peccato contro il primo comandamento?


(Risposta Youcat – ripetizione) L’ateismo non costituisce un peccato se un uomo non ha alcuna nozione di Dio, oppure ha esaminato in coscienza la questione dell'esistenza di Dio e non riesce comunque a credere.

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 2125) Per il fatto che respinge o rifiuta l'esistenza di Dio, l'ateismo è un peccato contro la virtù della religione [Rm 1,18]. L'imputabilità di questa colpa può essere fortemente attenuata dalle intenzioni e dalle circostanze. Alla genesi e alla diffusione dell'ateismo “possono contribuire non poco i credenti, in quanto per aver trascurato di educare la propria fede, o per una presentazione fallace della dottrina, o anche per i difetti della propria vita religiosa, morale e sociale, si deve dire piuttosto che nascondono e non che manifestano il genuino volto di Dio e della religione” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 19]. 

Per meditare

(Commento Youcat) Il confine fra «non riuscire a credere» e «non voler credere» è tutt'altro che chiaro. Ma l'atteggiamento che esclude la fede in quanto semplicemente irrilevante senza averla esaminata da vicino è spesso peggiore dell'Ateismo meditato.

 (Commento CCC) (CCC 2126) Spesso l'ateismo si fonda su una falsa concezione dell'autonomia umana, spinta fino al rifiuto di ogni dipendenza nei confronti di Dio [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 20]. In realtà, “il riconoscimento di Dio non si oppone in alcun modo alla dignità dell'uomo, dato che questa dignità trova proprio in Dio il suo fondamento e la sua perfezione” [Gaudium et spes, 21]. La Chiesa sa “che il suo messaggio è in armonia con le aspirazioni più segrete del cuore umano” [Gaudium et spes, 21].

(Continua la domanda: L'ateismo è sempre un peccato contro il primo comandamento?)

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