Commento CCC a YouCat Domanda n. 371– Parte III
YOUCAT Domanda n. 371 – Parte III. Come deve un figlio rispettare i propri genitori?
(Risposta Youcat – ripetizione) Un figlio rispetta i propri genitori quando offre loro in cambio amore e
gratitudine.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
2218) Il quarto comandamento ricorda ai figli
divenuti adulti le loro responsabilità
verso i genitori. Nella misura in cui possono, devono dare loro l'aiuto
materiale e morale, negli anni della vecchiaia e in tempo di malattia, di
solitudine o di indigenza. Gesù richiama questo dovere di riconoscenza [Mc
7,10-12]. “Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli, ha stabilito il
diritto della madre sulla prole. Chi onora il padre espia i peccati, chi
riverisce la madre è come chi accumula tesori. Chi onora il padre avrà gioia
dai propri figli, sarà esaudito nel giorno della sua preghiera. Chi riverisce
suo padre vivrà a lungo; chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre”
(Sir 3,2-6). “Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante
la sua vita. Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo mentre
sei nel pieno del vigore. […] Chi abbandona il padre è come un bestemmiatore,
chi insulta la madre è maledetto dal Signore” (Sir 3,12-13.16 ).
Per meditare
(Commento Youcat) I figli devono essere grati ai loro genitori anche
solo per aver ricevuto la vita dal loro amore; questa gratitudine crea una
relazione d'amore, di rispetto, di responsabilità e di obbedienza, purché bene
intesa, destinata a durare tutta la vita. I figli devono assistere i loro
genitori con amore e fedeltà soprattutto nella necessità, nella malattia e
nella vecchiaia.
(Commento
CCC) (CCC 2219) Il rispetto filiale favorisce
l'armonia di tutta la vita familiare; concerne anche le relazioni tra fratelli e sorelle. Il rispetto verso i genitori si
riflette su tutto l'ambiente familiare. “Corona dei vecchi sono i figli dei
figli” (Prv 17,6). “Con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza” sopportatevi “a
vicenda con amore” (Ef 4,2).