Commento CCC a YouCat Domanda n. 379 – Parte II.
YOUCAT Domanda n. 379 – Parte II. Quali azioni sono proibite dal divieto di uccidere?
(Risposta Youcat – ripetizione) È proibito l'omicidio e la complicità all'omicidio; è proibito uccidere in
guerra al di fuori delle strette condizioni che giustificano una legittima
difesa con la forza militare; è proibito l'aborto, fin dal concepimento della
persona umana; sono proibiti il suicidio, l'automutilazione e
l'autodistruzione; è proibita anche l'eutanasia, ossia l'uccisione di persone
handicappate, malate o prossime alla morte.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
2270) La vita umana deve essere rispettata e protetta
in modo assoluto fin dal momento del concepimento. Dal primo istante della sua
esistenza, l'essere umano deve vedersi riconosciuti i diritti della persona,
tra i quali il diritto inviolabile di ogni essere innocente alla vita
[Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Donum vitae, 1, 1]. “Prima di formarti nel grembo materno, ti
conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato” (Ger 1,5). “Non
ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto
nelle profondità della terra” (Sal 139,15).
Per meditare
(Commento Youcat) Al giorno d'oggi
capita spesso di eludere il divieto di uccidere con argomenti ispirati ad un
apparente umanitarismo; ma in realtà né l'eutanasia né l'aborto sono soluzioni
umane e per questo in tali questioni la Chiesa è di chiarezza definitiva.
Chiunque prenda parte ad un aborto, costringa o anche solo consigli un'altra
persona a commetterlo è automaticamente scomunicato, analogamente a quanto
succede per altri delitti commessi contro la vita. Quando invece una persona
psichicamente malata si toglie la vita, la sua responsabilità in materia è
spesso ridotta e talvolta addirittura inesistente.
(Commento CCC) (CCC
2271) Fin dal primo secolo la Chiesa ha dichiarato la
malizia morale di ogni aborto provocato. Questo insegnamento non è mutato.
Rimane invariabile. L'aborto diretto, cioè voluto come un fine o come un mezzo,
è gravemente contrario alla legge morale: “Non uccidere il bimbo con l'aborto,
e non sopprimerlo dopo la nascita” [Didaché,
2, 2; Lettera dello Pseudo Barnaba,
19, 5; Lettera a Diogneto, 5, 6;
Tertulliano, Apologeticum, 9, 8: PL
1, 371-372]. “Dio, padrone della vita, ha affidato agli uomini l'altissima
missione di proteggere la vita, missione che deve essere adempiuta in modo
umano. Perciò la vita, una volta concepita, deve essere protetta con la massima
cura; e l'aborto come l'infanticidio sono abominevoli delitti” [Conc. Ecum.
Vat. II, Gaudium et spes, 51].