Commento CCC a YouCat Domanda n. 387
YOUCAT Domanda n. 387 – Che rapporto dobbiamo intrattenere col nostro corpo?
(Risposta Youcat) Il
quinto comandamento proibisce il ricorso alla violenza anche contro il nostro
proprio corpo; Gesù ci chiede esplicitamente di accettare e di amare noi
stessi: «Amerai il tuo prossimo come te stesso» (Mt 22, 39).
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 1003) I credenti, uniti a Cristo mediante il
Battesimo, partecipano già realmente alla vita celeste di Cristo risorto [Fil
3,20], ma questa vita rimane «nascosta con Cristo in Dio» (Col 3,3). «Con lui,
[Dio] ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli in Cristo Gesù»
(Ef 2,6). Nutriti del suo Corpo nell’Eucaristia, apparteniamo già al corpo di
Cristo. Quando risusciteremo nell’ultimo giorno “allora” saremo anche noi
«manifestati con lui nella gloria» (Col 3,4).
Per meditare
(Commento Youcat) Atti
autodistruttivi diretti contro il proprio corpo (ferite autoprodotte ecc.) sono
nella maggior parte dei casi tipiche reazioni psicologiche a esperienze di
solitudine e di carenza d'affetto; dobbiamo quindi, in primo luogo, donare a
queste persone tutto il nostro amore; parallelamente a questa forma di
assistenza, deve essere anche chiaro che l'uomo non ha alcun diritto di
danneggiare il proprio corpo, che è dono di Dio.
(Commento CCC) (CCC 1004) Nell’attesa di quel giorno, il corpo e l’anima del
credente già partecipano alla dignità di essere «in Cristo»; di qui l’esigenza
di rispetto verso il proprio corpo, ma anche verso quello degli altri,
particolarmente quando soffre: “Il corpo è per il Signore e il Signore è per il
corpo. Dio poi che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua
potenza. Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? [...] Non
appartenete a voi stessi [...] Glorificate dunque Dio nel vostro corpo” (1 Cor
6,13-15.19-20).