Commento CCC a YouCat Domanda n. 417
YOUCAT Domanda n. 417 - Parte II. Qual è il senso dell'unione sessuale all'interno del matrimonio?
(Risposta Youcat - ripetizione) In base al volere di Dio l'uomo e la donna devono unirsi nel piacere erotico e sensuale per unirsi sempre più
profondamente nell'amore e per far nascere dei figli dal loro amore.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 2364) La coppia coniugale forma una “intima comunità
di vita e di amore [che], fondata dal Creatore e strutturata con leggi proprie,
è stabilita dal patto coniugale, vale a dire dall'irrevocabile consenso
personale” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium
et spes, 48]. Gli sposi si donano definitivamente e totalmente l'uno
all'altro. Non sono più due, ma ormai formano una carne sola. L'alleanza
stipulata liberamente dai coniugi impone loro l'obbligo di conservarne l'unità
e l'indissolubilità [CIC canone 1056]. “L'uomo […] non separi ciò che Dio ha
congiunto” (Mc 10,9) [Mt 19,1-12; 1Cor 7,10-11].
Per meditare
(Commento Youcat) Il corpo, il piacere e la gioia erotica hanno un ruolo
di grande importanza nell'ottica cristiana: «Il Cristianesimo crede... che la
materia sia buona, che Dio stesso ha assunto figura umana, che anche in cielo
sarà una certa specie di corporeità e che questa sia parte integrante della
nostra beatitudine, della nostra bellezza e della nostra forza. Il
Cristianesimo ha onorato il matrimonio più di qualsiasi altra religione; quasi
tutta la più alta poesia d'amore del mondo è stata scritta da
cristiani, e chiunque definisca la sessualità come un male contraddice il
Cristianesimo» (C.S. Lewis). Il piacere tuttavia non è fine a se stesso; se il
piacere di una coppia si chiude in se stesso e non si apre alla nuova vita che
vorrebbe scaturirne, non corrisponde all'essenza dell'amore.
(Commento CCC) (CCC 2365) La fedeltà esprime la costanza nel mantenere la
parola data. Dio è fedele. Il sacramento del Matrimonio fa entrare l'uomo e la
donna nella fedeltà di Cristo alla sua Chiesa. Mediante la castità coniugale,
essi rendono testimonianza a questo mistero di fronte al mondo. San Giovanni
Crisostomo suggerisce ai giovani sposi di fare questo discorso alla loro sposa:
“Ti ho presa tra le mie braccia, ti amo, ti preferisco alla mia stessa vita.
Infatti l'esistenza presente è un soffio, e il mio desiderio più vivo è di
trascorrerla con te in modo tale da avere la certezza che non saremo separati
in quella futura. [...] Metto l'amore per te al di sopra di tutto e nulla
sarebbe per me più penoso che il non essere sempre in sintonia con te” [San
Giovanni Crisostomo, In epistulam ad
Ephesios, homilia 20, 8: PG 62, 146-147].