Commento CCC a YouCat Domanda n. 461



YOUCAT Domanda n. 461 - Parte II. In che modo l'arte media fra bellezza e verità?


(Risposta Youcat - ripetizione) Il vero e il bello sono legati l'uno all'altro, poiché Dio è la fonte della bellezza, come anche della verità. L'arte, che si dedica al bello, è quindi una strada per la comprensione del mondo e di Dio.    

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 2501) “Creato ad immagine di Dio” (Gen 1,26), l'uomo esprime la verità del suo rapporto con Dio Creatore anche mediante la bellezza delle proprie opere artistiche. L'arte, invero, è una forma di espressione propriamente umana. Al di là dell'inclinazione a soddisfare le necessità vitali, comune a tutte le creature viventi, essa è una sovrabbondanza gratuita della ricchezza interiore dell'essere umano. Frutto di un talento donato dal Creatore e dello sforzo dell'uomo, l'arte è una forma di sapienza pratica che unisce intelligenza e abilità [Sap 7,17] per esprimere la verità di una realtà nel linguaggio accessibile alla vista o all'udito. L'arte comporta inoltre una certa somiglianza con l'attività di Dio nel creato, nella misura in cui trae ispirazione dalla verità e dall'amore per gli esseri. Come ogni altra attività umana, l'arte non ha in sé il proprio fine assoluto, ma è ordinata al fine ultimo dell'uomo e da esso nobilitata [Pio XII, Messaggio radiofonico (24 dicembre 1955); Id., Messaggio radiofonico ai membri della società dei giovani operai cristiani (J.O.C.) (3 settembre 1950)].    

Per meditare

(Commento Youcat) Quello che non si riesce a dire con le parole e non si può esprimere con il pensiero, si manifesta nell'arte; essa è «sovrabbondanza gratuita della ricchezza interiore dell'essere umano» (CCC 2501); in maniera analoga all'attività creatrice di Dio, nell'artista si trovano riuniti ispirazione e capacità umana per portare ad una forma valida qualcosa di nuovo, un aspetto finora inedito della realtà. L'arte però non è fine a se stessa: deve sollevare l'uomo, scuoterlo se necessario, renderlo migliore e infine condurlo all'adorazione e alla gratitudine nei confronti di Dio.

(Commento CCC) (CCC 2503) Per questo i vescovi, personalmente o per mezzo di delegati, devono prendersi cura di promuovere l'arte sacra, antica e moderna, in tutte le sue forme, e di tenere lontano con il medesimo zelo, dalla Liturgia e dagli edifici del culto, tutto ciò che non è conforme alla verità della fede e all'autentica bellezza dell'arte sacra [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 122-127].  

(Continua la domanda: In che modo l'arte media fra bellezza e verità?)

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